Se non temessi di apparire petulante, chiederei nuovamente al Presidente della Civit (il quale farà comunque bene a rispondere spontaneamente a queste domande: le sue risposte verrebbero, come è ovvio, immediatamente riportate su questo sito):
- non ritiene che il compito della relazione al ministro potesse e dovesse essere svolto dalla Segreteria generale della Commissione e che questo fosse imposto da un elementare criterio di buon uso delle risorse?
- non ritiene che comunque il chiedere al ministro la designazione della persona cui affidare la consulenza sia comportamento del tutto incompatibile con l’indipendenza che dovrebbe caratterizzare ogni atto dell’Autorità indipendente da Lui presieduta?
- se questa malversazione è stata imposta alla Commissione nella fase iniziale della sua vita, nella quale essa ancora non era evidentemente in grado di esercitare appieno la propria indipendenza, ora che essa è nel pieno delle proprie prerogative e funzioni come intende porre rimedio al mal fatto?
Quanto alla seconda consulenza oggetto dell’interrogazione, dal sito della Civit (aggiornato per questo aspetto solo dopo l’interrogazione stessa) traggo l’informazione che la Commissione ha stanziato 12.000 euro per una attività assolutamente generica di “studio e ricerca” destinata a svolgersi nell’arco di due mesi e mezzo; e che il collaboratore prescelto è il titolare di un avviato studio legale con sede a Palermo. La risposta è dunque del tutto insufficiente, dal momento che con l’interrogazione chiedevo anche quale sia l’oggetto della consulenza e soprattutto quali siano stati i criteri in base ai quali è stato scelto l’avvocato Miceli per il suo svolgimento. Se la Commissione vuole conservare la propria credibilità, come massimo garante dei principi della trasparenza e della valutazione nelle amministrazioni pubbliche, essa non può sottrarsi a queste domande. E se - come nel caso della consulenza assegnata al dott. Pistolesi - la risposta alle medesime dovesse mettere in luce ulteriori cedimenti della Commissione a pressioni clientelari da parte del Governo attualmente in carica, sarebbe indispensabile che anche in questo caso vengano adottate urgentemente tutte le misure necessarie per azzerare o quanto meno limitare i danni, ma necessarie soprattutto per ripristinare la credibilità dell’Autorità indipendente.
La consultazione del sito della Civit, in seguito alla risposta di questa all’interrogazione, mi ha consentito di osservare che è stata ultimamente inserita in esso anche la menzione di una ulteriore consulenza, assegnata al sig. Alessandro Levanti, con oggetto e compenso identici rispetto a quella assegnata all’avv. Miceli. Valgono in proposito gli stessi identici interrogativi sollevati in riferimento al contratto con l’avv. Miceli”.
Alessandro Maria Levanti
Incarico: Svolgimento di attività di studio e di ricerca, con riferimento alle questioni interpretative e applicative poste dalla disciplina vigente, con particolare riguardo all’attività istruttoria e di supporto tecnico ai fini della adozione degli atti di competenza della Commissione relativi alla definizione della struttura e delle modalità di redazione del sistema di misurazione e valutazione della performance individuale, con particolare riferimento alla misurazione e valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale del personale nonché ai riflessi dell’eventuale responsabilità disciplinare del personale sulla valutazione della relativa performance. Periodo: Dal 15 ottobre 2010 al 31 dicembre 2010. Importo 12.000 euro
Corriere della Sera