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PIETRO VIGORELLI, Alzheimer. Come favorire la comunicazione nella vita quotidiana, FrancoAngeli editore, 2015

Creato il 30 settembre 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

Quando la malattia di Alzheimer avanza e ruba i ricordi e le parole, si può ancora comunicare? Pietro Vigorelli cerca delle risposte, senza inseguire sogni impossibili ma restando con i piedi per terra. Il modello di riferimento è l’Approccio capacitante: un modo di stare in relazione con gli anziani smemorati e disorientati che si basa sull’attenzione al momento presente, il qui e ora, che cerca di fare emergere l’io sano che ancora c’è dietro i sintomi di malattia, che vuole riconoscere le capacità della persona così come sono, così come riesce a esprimerle. Nel libro si parla di linguaggio verbale e non verbale, dell’importanza del contesto e dell’intenzione a comunicare. Un capitolo è dedicato alla comunicazione della diagnosi, un altro affronta il problema dal punto di vista di un paziente. Tutto quello che viene proposto poggia su solide basi scientifiche e sull’esperienza di tante famiglie; è scritto in modo semplice ed è ricco di consigli pratici; è accessibile a tutti e vuole essere uno strumento utile per affrontare i problemi della vita quotidiana, sia in casa che nelle Case per anziani

Indice Introduzione
Prefazione, di Marco Trabucchi
Presentazione, di Adriano Pennati
1. Gli effetti del parlare e del fare
Da ricordare
2. Dalle teorie alla pratica
Da ricordare
3. L’importanza del contesto, di Davide Napoli e Pietro Vigorelli
Da ricordare
4. La comunicazione della diagnosi
Da ricordare
5. Parlare e comunicare
Da ricordare
6. Il punto di vista del paziente
La testimonianza di una familiare, di Gabriella Salvini Porro
Da ricordare
7. La comunicazione non verbale
Da ricordare
8. Considerazioni e consigli pratici
Da ricordare
L’autore

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