C’è qualcosa che tiene assieme cose apparentemente lontanissme: le vicende di Lusi, le ruberie della famiglia Bossi, l’incapacità della politica di auto riformarsi, le affermazioni del Mago di Macerata, al secolo D’Alema, secondo cui Parma è un’eccezione e le squallide, proterve balle che avviliscono la scienza italiana, da Di Bella, all’ultima fesseria del nucleare piezoelettrico. E’ il distacco del ceto politico dalla realtà, il suo rinchiudersi nella ricca, ma asfittica cittadella di privilegi, un male oscuro che confonde e ammassa in un unico vaso di Pandora clientela, affarismo, noncuranza per i cittadini, mancanza di idee, superficialità. Un miscuglio paludoso e deprimente che purtroppo trascina nella fanghiglia anche il meglio del Paese, ricerca scientifica compresa.
Sappiamo bene come lo stato sia avaro di risorse per la scuola e per la ricerca, ma dentro questo quadro di occhiuto e poco accorto risparmio, si accendono improvvise, scandalose generosità, verso personaggi ambigui , amici di questo e di quello oltre che dell’immancabile gerarchia ecclesiastica, i quali riescono a depistare preziose risorse verso il nulla. E’ il caso del nucleare piezoelettrico, secondo capitolo della già defunta fissione fredda che grazie al governo Berlusconi si è visto assegnare centinaia di milioni sottratti alla ricerca seria, nonostante che la sua esistenza implicherebbe l’abbandono della relatività e della quantistica senza tuttavia fornire alcuna evidenza sperimentale.
Così per la vergogna del Paese si è arrivati a un appello firmato da decine e decine di scienziati i quali supplicano il ministero dell’Istruzione a non proseguire sulla disastrosa china della fuffa a capo della quale si trovano il sedicente professor Fabio Cardone e tale Roberto Magnani. Due luminari della fesseria organizzata, capaci di attribuire i successi di Enrico Fermi e dei ragazzi di via Panisperna alla donna delle pulizie. Cardone e compagni con le complicità della politica più ottusa e destro idiota, si sono impadroniti dell’Istituto di Metrologia e invece di fargli fare il suo mestiere lo hanno coinvolto nella ricerca sul fantomatico nucleare piezoelettrico. Non si preoccupano di portare una qualsiasi prova della loro rivoluzionaria idea, ma si gloriano di dirigere “laboratorio cristiano a maggioranza cattolica”.
Per la verità le basi della teoria di questo gruppo di personaggi non pare molto casto visto che il fenomeno piezonucleare si evidenzierebbe sottoponendo un materiale a sollecitazioni meccaniche, dal che parrebbe che la fonte di energia del futuro potrebbe essere la febbre del sabato sera e i motel le future centrali. Di certo abbiamo colpevolmente trascurato il potenziale contributo energetico delle sere di Arcore. Tutta la storia è comunque riassunta nell’appello degli scienziati che si trova qui e non voglio spendere troppo tempo a spiegare i deliri di Cardone & C.
La cosa che dovrebbe invece interessarci è il ridicolo che coinvolge l’intero Paese anche nel campo della scienza dove tra vertici del Cnr che quando sentono nominare Darwin si fanno il segno della croce, neutrini impazziti e nucleare di fantasia, la serietà, l’intelligenza e l’onestà vengono avvilite. Come è possibile che tutto questo accada? Che si debbano buttare centiniaia di milioni di euro per compiacere famelici clan politici, camarille disoneste o chiarissimi cretini di lungo corso disponibili a gonfiare di soldi i primi illusionisti che incontrano? Senza che poi nessuno abbia niente da obiettare, perché certo al collega della parte avversa non si vanno a fare le pulci., non gli si va a togliere la ciotola o il trogolo.
Mentre si cancellano diritti, si abbassano salari, si precarizza un intero Paese, queste pratiche diventano davvero intollerabili, hanno il sapore della sconfitta e della degenerazione. E se qualcuno si preoccupa dell’antipolitica è anche dietro questi di stupidità, di spreco e di arroganza che deve guardare. Purtroppo non abbiamo fatto abbastanza per tagliare le radici di questa pianta malata. Così adesso piezo per noi.