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Pil: paese spaccato con recessione doppia al Sud.

Creato il 06 giugno 2014 da Nicola933

Secondo i dati Istat la riduzione del prodotto interno lordo italiano nel 2013 è stato maggiormente accentuato al Sud. Sebbene a livello nazionale la riduzione del Pil sia stata dell’ 1,9%, la situazione è molto diversificata a livello territoriale:

il Nord-ovest al -0,6%, il Nord-est al -1,5%, in linea con il dato nazionale; il Centro al -1,8%; molto più accentuato al Sud al -4%.

I risultati particolarmente negativi registrati  nel Mezzogiorno sono dovuti sia all’industria che ai servizi, con cadute del valore aggiunto rispettivamente dell’8,3% e del 3,1%. L’agricoltura è l’unica attività economica che nel Mezzogiorno resiste alla crisi con un calo moderato sia del valore aggiunto, -0,3%, che nel numero di occupati, -0,9%, rispetto al crollo generalizzato. La Coldiretti – Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti – ha affermato: ” Nonostante le difficoltà infrastrutturali e di mercato si evidenzia l’importanza di investire nel primario in su un territorio che è in grado di esprimere primati gastronomici, alimentari ed ambientali. Nel Sud si concentrano circa i due terzi delle coltivazioni biologiche nazionali con quasi la metà delle imprese agricole nazionali, il 10% del territorio è coperto da parchi e aree protette. Un patrimonio che rappresenta una chance formidabile per generare nuovo sviluppo e opportunità occupazionale se viene dato valore al rapporto con il territorio, in un sistema integrato che coinvolge tutti i protagonisti, dall’agricoltura all’industria, dalla finanza al commercio fino al turismo, in stretta connessione con le risorse storiche, archeologiche, culturali ed ambientali di cui il Sud è ricchissimo”.


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