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Pillole anti-concezionali!

Creato il 26 gennaio 2012 da Ilmondodipotolina
Pillole anti-concezionali!
Sì perchè sono proprio pillole di una "saggezza" contro ogni possibilità di concepire un pensiero sano, quelle di Raffaele Morelli, nelle sue lunghe e folgoranti ( o forse dovrei dire- fulminanti-) apparizioni a Matrix! Non appena gli rivolgono una domanda, comincia a partire per la tangente, ritrovandosi bloccato sul raccordo anulare che d'improvviso, dopo i suoi sproloqui, diventa "collare", giustappunto utile per impiccarsi ( per chi lo ascolta)!!! Le sue risposte sono talmente scontate e talvolta banali che se mettessimo mio nuocero al suo posto, farebbe più bella figura ( un caso patologico vale l'altro!)...Dal suo vaso di Pandora sfodera spesso la frase " in generale" e trovo divertentissimo come riesca a dribblare la domanda con le sue pillole anti-concezionali. Tra tanta fuffa però, devo ammettere, che qualche puntata di Matrix fa, disse una cosa che mi colpì, no, no non come fa di solito, non come un pugno nello stomaco...disse che le persone urlano tra loro quando i loro cuori sono distanti ( naturalmente avendo già escluso tutti i casi di sordità fisica, o almeno lo spero!) e sussurrano o addirittura sono in silenzio quando sono in sintonia. Bene, Morelli, sintonizzati con te stesso e taci, vedrai quante cose si apprendono dal silenzio!Bando alle ciance e scherzi a parte, c'è stato un periodo in cui acquistavo la sua rivista sull'autostima, RIZA, perchè è necessario, come lui stesso afferma, ascoltare e soddisfare i propri bisogni...era il periodo in cui il mio cagnolino stava molto male e non aveva la forza di scendere giù per fare la pipì e la pupù, così mettevo i giornali a terra che lui utilizzava come toilette personale...grazie Morelli, non darai risposte sensate e profonde, ma hai risposto ai bisogni del mio cane!!! p.s. il mio ri-sentimento, o sarebbe megio dire, ri-getto nei confronti del suddetto, nasce dal fatto che ho notato una tendenza da parte di psicologi da strapazzo, di mettere a tacere la coscienza, piuttosto che risvegliarne le infinite sfaccettature...mi accorgo sempre più spesso, conoscendo elementi della categoria, che forniscono sempre di più paraocchi piuttosto che prospettive diverse di guardare il mondo...e poi uno che scrive un libro "Non siamo nati per soffrire" condanna inesorabilmente le persone alla frustrazione eterna. Se si nega una parte fondamentale dell'essere umano, cioè la sofferenza, e si prospetta un mondo piatto, roseo e in preda ad un pericoloso limbo, ecco che si nega la vera natura umana...Gli psicologi "in generale" dovrebbero aiutare a far trovare un senso alla propria vita, malessere o sofferenza che sia, non amputare una parte di cuore, per anestetizzare la parte dolorante e lobotomizzare l'anima!

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