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Pillole Di Genere 1/2015

Da Bambolediavole @BamboleDiavole

Arriva il nuovo anno e arrivano le novità!

Siamo liete di annunciarvi la nuova rubrica Pillole di Genere, ovvero la rassegna stampa di Bambole Spettinate e Diavole del Focolare.

Vi informeremo delle varie notizie dall’Italia e dal mondo e, in particolare, siccome alcune di noi vivono all’estero cercheremo di monitorare  le testate giornalistiche di Germania, Francia e Olanda.

Stay Tuned! :)

Pillole di Genere – 1/2015
Dal 01/01/2015 al 18/01/2015
La strage del Charlie Hebdo e la terribile mattanza in Nigeria

La nostra prima rassegna stampa purtroppo non si apre con delle bellissime notizie. E’ inevitabile infatti parlare di quello che è accaduto in Francia e  in Nigeria negli ultimi giorni.

Vignetta di solidarietà Vignetta di solidarietà

In Francia, il 7 Gennaio due uomini armati hanno fanno irruzione nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, noto per il suo stile ironico e provocatorio, uccidendo ben 12 persone. I fautori di questa strage sono stati i fratelli Kouachi. La sera della strage migliaia di persone, per ricordare le vittime, si sono radunate nella Place de la Republique a Parigi, al Trafalgar Square di Londra e in altri luoghi in tutto il mondo. Sui cartelli la scritta: “Je suis Charlie”.

L’8 Gennaio,  Amedy Coulibaly, uccide la poliziotta Clarissa Jean-Philippe.

Venerdì 9 gennaio in una zona industriale di Dammartin-en-Goele, all’interno di una fabbrica, si barricano i fratelli Kouachi sequestrando una persona. Nello stesso giorno, a Porte de Vincennes in un negozio kosher, Amedy Coulibaly sequestrerà diversi ostaggi, chiedendo la liberazione dei due fratelli. Un doppio blitz delle forze speciali francesi metterà fine all’incubo. I tre terroristi sequestratori troveranno la morte. Si aggiungeranno al tragico bilancio i nomi di altre quattro persone uccise da Coulibaly.

E mentre tutta l’attenzione mediatica è puntata in Francia, in Nigeria i miliziani integralisti di Boko Haram hanno distrutto la città di Baqa  e altri 16 villaggi vicini. Si contano 2000 morti. E nei giorni successivi, Il 10 e l’11 Gennaio, tre bambine vengono fatte esplodere in mezzo alla folla causando morti. Questo episodio ha fatto nascere non poche critiche e riflessioni a causa di giornali che hanno definito le bambine come delle Kamikaze. Come se a 10 anni si avesse la capacità di scegliere se morire in un attacco suicida o meno:

“Tre bambine sono state fatte esplodere”, ha un significato ben diverso da “tre bimbe-bomba si sono fatte esplodere”. Sono impronte linguistiche che spostano l’asse dall’essere carnefice all’essere vittima, differenze narrative che pesano come macigni nel raccontare un fatto, perché approfondiscono la notizia andando oltre l’episodio in sé. Così come è stata tratta la notizia delle bambine fatte esplodere in Nigeria, da parte di molti giornali e telegiornali, uccide quelle bambine due volte.

 La Russia e le leggi anti-gay

In Russia il premier Dmitri Medvedev firma una nuova legge che vieta di guidare la macchina a chi è stato diagnosticato “un disordine della personalità e dell’identità di genere“. Trans, travestiti, persone più basse di un metro e mezzo, feticisti sessuali, i guardoni e i pedofili, oltre ai giocatori patologici e cleptomani secondo il nuovo codice della strada, in Russia non potranno più guidare.

Arabia Saudita: La donne possono votare ma non volare accanto agli uomini. Nasce il primo canale contro la violenza domestica.

La Saudia Airlines dopo le lamentele di chi non vuole le proprie mogli, sorelle o altre donne della famliglia sedute accanto a sconosciuti, ha deciso di separare i passeggeri a bordo dei voli nazionali.

Stiamo studiano alcune soluzioni a questo problema – ha detto Abdul Rahman Al Fahd, responsabile del marketing della compagnia al quotidiano saudita Ajel – presto adotteremo delle regole che potranno soddisfare i nostri passeggeri

Nel frattempo avviene un’importante svolta politica: le donne finalmente potranno far parte dell’elettorato attivo e passivo. Circostanza che ha una valenza più simbolica che reale, dato che le municipali, pur essendo le uniche elezioni previste nel sistema saudita, non incidono sul governo del paese. I nuovi consigli, come riporta la legge, saranno composti da non più di 30 membri, due terzi dei quali eletti, mentre i restanti saranno nominati dal ministero degli Affari municipali e rurali. I consigli avranno l’unico potere di attuare i programmi del municipio precedentemente approvati dal governo. Le donne che sceglieranno di candidarsi non saranno costrette a mostrare il volto in pubblico, pratica tabù nella società saudita.

Viene lanciata infine una trasmissione-pilota che, prima volta in un Paese arabo, scoprirà in video il pentolone maleodorante delle violenze domestiche, dei delitti d’onore, di tutti gli orrori segreti che il mondo femminile deve subire in silenzio. Si chiama Mettiti al mio posto il programma finanziato con 500mila euro dal governo inglese, appoggiato dal presidente Abu Mazen in persona, il canale anti-violenza durerà tre anni. Per i contenuti, Maan tv ha incaricato una commissione di giornaliste, avvocate, esperte d’educazione. Per il casting, sono stati spulciati casi giudiziari, letti articoli, convocate le protagoniste: «Non forzeremo nessuno a stare in video – spiega il direttore del network, Raed Othman -, a noi basta che ci raccontino le cose. Poi le sceneggeremo». Previsti anche una fiction a puntate, dibattiti, interventi da casa, reportage e collegamenti in villaggi remoti della West Bank. Pure uno show in cui s’inviteranno gli uomini a “provare” a stare dall’altra parte, nei panni di chi subisce. «Le donne palestinesi – dice Othmanvengono ancora uccise per motivi d’onore, ogni volta che la famiglia pensa abbiano avuto rapporti sessuali prima o al di fuori del matrimonio. Senza contare gli stupri in famiglia, le violenze economiche, sociali, verbali…».

 Le coppie gay nella pubblicità delle fedi nuziali di Tiffany
Pubblicità Tiffany Pubblicità Tiffany

La nuova campagna pubblicitaria di Tiffany Usa mostra una coppia di uomini, con lo slogan «Will you», «Lo vuoi?». Lo stesso usato per gli altri promessi sposi (etero) della serie. Tiffany, così, si aggiunge alle aziende che hanno raccontato unioni omosessuali nelle loro campagne: tra le altre Ray-Ban, Gap e Banana Republic negli Usa, e in Italia Ikea, Findus e Vodafone. 

Dall’Olanda: Politica & Educazione
jet bussemakerJet Bussemaker

La ministra dell’educazione olandese Jet Bussemaker avverte le aziende: se entro il 2016 i consigli di amministrazione non saranno composti per un terzo da donne, potrebbero essere introdotte delle quote.

toccoPer la prima volta in Olanda le donne con PHD sono più degli uomini e un quinto dei PhD è in matematica o scienza pura. Il futuro olandese vede le donne con titoli di studio mediamente più alti dei coetanei maschi: per la prima volta il numero di ragazze che frequenta una scuola superiore che prelude la formazione universitaria è più alto di quello dei ragazzi.

Dall’Italia: Greta e Vanessa tornano a casa fra  la gioia e  le infinite polemiche del popolo italico. La pillola dei 5 giorni dopo che proprio non scende giù.
greta&vanessaGreta e Vanessa

Greta e Vanessa tornano a casa! E iniziano le polemiche: “se la sono cercata“, “il riscatto non si doveva pagare” e altre uscite infelici.  Qui un commento di Roberto Saviano che condividiamo appieno.

La Commissione UE approva la vendita della pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta, ma l’Italia decide di proseguire per la propria strada e chiedere un ulteriore parere all’AIFA.


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