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Pillole di Metal Gear

Creato il 27 agosto 2015 da Xab @Xabaras89
Pillole di Metal GearIn vista del primo settembre, due paroline per ognuno dei piccoli pargoletti di Mastro Kojima
Metal Gear 1: rivoluzionario, ma invecchiato indubbiamente male. A suo tempo fu il gioco che ridefinì lo Stealth, e forse a tratti lo inventò pure: parliamo del 1987 ragazzi, abbiate pazienza
Metal Gear 2 - Solid Snake: rivoluzionario, e invecchiato sorprendentemente bene rispetto al suo predecessore: quasi tutti gli elementi che caratterizzeranno il ben più celebre sequel erano già qui, anticipati in un 2D pompato ai massimi delle possibilità del MSX2
Metal Gear Solid: l'era PlayStation. L'epicità pura, l'impatto inarrivabile nella pop culture, il caposaldo della console assieme ad una manciata di altri titoli. Probabilmente, il videogioco che per primo ha mostrato come il cinema non fosse poi così lontano da questo mondo. Trama splendida, direzione allo stato dell'arte e cast (vari boss di foxhound in primis) di gran lunga migliore di tutta la serie. Anche per ragioni di cuore, credo che resti sempre il mio preferito (e anche il preferito di Kojima, non a caso).
PS: Tappy uno di noi
Metal Gear Solid 2: ad oggi, la più grande trollata della storia del videogioco. Reinventa e ridefinisce tutte le basi della saga, dal gameplay all'aspetto più puramente cinematografico: l'introduzione del Mk22, la collaborazione con Harry Gregson-Williams, la cifra artistica complessiva e le misteriose figure dei Patriots debuttano tutte qui. Controverso e decisamente troppo raccontato nelle scene via codec, porta in scena un finale di profonda e rara bellezza, esplorando concetti e tematiche nel predecessore solo accennate, e che verranno riprese in modo molto meno fascinoso nel 4. I fan che lo bistrattano, non hanno capito niente. #esticazzidiraiden
Big Boss
Metal Gear Solid 3: con ogni probabilità, è obbiettivamente il miglior esponente della serie. Gameplay straordinario, trama cinematografica dai ritmi perfetti, personaggi splendidi, ambientazione e periodo storico memorabili...è il primo in ordine cronologico, quello centrale in ordine d'uscita e perno fondamentale di tutta la saga: risulta probabilmente anche il Metal Gear più accessibile al grande pubblico e di fatti il meno cerebrale di tutti, nonché (assieme al primo MGS) l'unico in grado di stare egregiamente in piedi da solo
Metal Gear Solid - Portable Ops: è uno spin-off molto carino, ma che abbastanza evidentemente ha avuto poco a che vedere con i piani di Kojima, che non se l'è calcolato manco di striscio. Personaggi interessanti, per quanto in linea con i soliti stilemi della saga, gameplay bellino (forse un po' menomato dalla sua complessità in relazione ai limiti della piattaforma) e sopratutto Calling To The Night - uno dei theme musicali più belli della storia del videogame, in effetti probabilmente un po' "sprecato" nel capitolo più dimenticato della serie
MGS
Metal Gear Solid 4: Mere gocce di un gran bel gameplay, miriadi di filmati e nanomacchine, ritmi spesso non troppo indovinati, boss decisamente dimenticabili e tematiche un po' troppo tirate per i capelli. Si salva grazie alla splendida sequenza finale e quello che è forse il più grande esercizio di nostalgia videoludica mai visto
Metal Gear Solid - Peace Walker: è il gioco che ha dato una nuova raison d'etre alla PSP in termini di grafica e gameplay, diretto figlio di MGS3 e precursore di MGS5. Personaggi ispiratissimi, concetti e momento storico affascinanti, trama nel complesso carina ma con la figura di The Boss portata avanti un po' forzatamente tramite dei ben poco memorabili boss artificiali
Metal Gear Solid 5 - Ground Zeroes: un prologo per ragioni commerciali venduto separatamente dal gioco originale: trama a parte sarebbe a suo modo erede del vecchio VR Missions, ma i tempi sono cambiati per operazioni del genere, nel dettaglio ne ho parlato meglio qui.

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