Pillole sulla lettura delle etichette degli alimenti

Da Francescamammedelpiceno @MammeDelPiceno

Oggi andiamo sempre di corsa anche a fare la spesa ed è un fatto che la maggior parte dei consumatori non pensa a leggere l’etichetta prima dell’acquisto di un prodotto. In effetti basterebbe dedicare un po’ di tempo per 4 o 5 volte alla lettura delle etichette per selezionare i prodotti migliori e poi sapendo cosa scegliere non serve investire altro tempo.

Ma quali sono le accortezze che dobbiamo seguire nella scelta di un prodotto?

La prima cosa da considerare quando si legge un’etichetta è il contenuta d’acqua in un prodotto. Nessuno di noi vorrebbe comprare dell’acqua e pagarla di più di quanto costa una minerale in bottiglia. Premesso che gli ingredienti vengono indicati in etichetta da quello presente in maggiore quantità a quello presente in minore quantità, va segnalato che in commercio sui possono trovare per esempio vasetti di sugo al ragù in cui figura come primo ingrediente l’acqua! In questo caso stiamo acquistano acqua a caro prezzo invece di ragù. Ed in ogni caso la qualità del ragù contenuta nel vasetto sarà certamente scadente dal momento che un ragù, degno di questo nome, dovrebbe contenere la carne o il pomodoro come ingrediente principale.

Rimanendo sempre sul discorso dell’acqua segnaliamo che i prodotti light generalmente ne contengono una quantità maggiore rispetto ai corrispettivi “normali”. Ma questi prodotti light che sono praticamente delle spugne intrise di acqua contengono anche una serie di additivi che servono a far trattenere loro l’acqua di cui devono essere intrisi per abbassare l’apporto calorie a parità di peso. Provare per credere: leggete l’etichetta di un tacchino al forno light e vedrete che sull’etichetta compare l’acqua come ingrediente. Poiché l’acqua viene indicata in etichetta per legge solo quando il contenuto è superiore al 5% ciò significa che quell’arrosto di tacchino contiene una quantità consistente di acqua e in più amido modificato, destrosio e carragenine, derivati delle carrube, che servono a trattenere l’acqua! E noi paghiamo acqua e conservanti!

Sempre per quanto riguarda i wurstel, che sono prodotti che tipicamente piacciono molto ai bambini stiamo attenti anche al tipo di carne che contengono, poiché questi sono prodotti che hanno molti livelli di qualità! Ad esempio anche quando il primo ingrediente a comparire in etichetta è carne di pollo o tacchino, bisogna vedere che tipo di carne è. In alcuni casi potrete trovare affianco alla dicitura carne di pollo o tacchino un asterisco che precisa che la carne in questione è separata meccanicamente. Ciò significa che si tratta di un sottoprodotto della macellazione, cioè di carne separata meccanicamente, non di muscolo intero ma di carne che deriva da ossa cartilagine da altre parte del sezionamento per un’operazione di separazione meccanica e questo posizione il prodotto su di un livello più basso. Poi ci possono essere alcuni additivi che sono proprio sconsigliati per i bambini ad esempio nei wurstel si possono trovare acido benzoico e coloranti. Quest’accoppiata è stata associata, ormai da molti studi ai disturbi da iperattività nei bambini.

Un altro additivo incriminato è il caramello che sta nella panna cotta e nelle bevande a base di coca ha influenza negativa sul sistema immunitario.

I nitriti, contenuti come conservanti nei salumi, in molti prodotti confezionati e nelle verdure non biologiche che stazionano più giorni nel cassetto del frigorifero è dannosissimo per il bambino soprattutto quando e molto piccolo perché si lega all’emoglobina e può causare danni cerebrali fino alla morte.

AUTORE:

Cristiana Aperio è la Biologa Nutrizionista (ISCRIZIONE ALL’ALBO dei Biologi – SEZIONE A NUMERO d’ISCRIZIONE: 061643) ideatrice della Dieta Miwa. Dottore Magistrale in Economia e in Scienze Biomolecolari e Biofunzionali, la sua specializzazione nello stress ossidativo l’ha condotta ad essere Coordinatrice Scientifica di “Regenera Research Group” (Associazione scientifica di medicina preventiva, predittiva e rigenerativa). Il suo lavoro come nutrizionista è continuamente affiancato ad attività di ricerca  che le hanno valso molte pubblicazioni scientifiche, tra le quali:

  • “Lo stress ossidativo e le sue implicazioni nella salute femminile”, Bollettino di ginecologia Endocrinologica, Vol7:53-63, 2013;
  • “IL-22 mRNA in peripheral blood   mononuclear cells from allergic rhinitic and asthmatic pediatric patients” (Pediatric Allergy and Immunology, Volume 22,Issue 4,pages 419-423, June 2011);
  • “Sensibilzation rate of Anisakis Simplex in a not selected pediatric population ” Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Pediatrica S.I.A.I.P. 9° Congresso nazionale di allergologia ed immunologia pediatrica.

La Dottoressa Aperio gestisce un team di nutrizionisti che collaborano con lei per creare diete bilanciate e gustose che sono alla base dei menu Miwa Diet (Miwa Diet è un marchio depositato che fa della professionalità del suo staff un suo punto di forza).

Da Settembre 2013 la Dott.ssa Aperio cura la rubrica sull’alimentazione della rivista “Senza età. Salute & famiglia”.

Esercita la sua attività come professionista per chi volesse una consulenza nutrizionale personalizzata.


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