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Pina, Wenders. Napoli (e l'Italia) è distratta

Creato il 07 novembre 2011 da Filmdifio
Pina, Wenders. Napoli (e l'Italia) è distratta
Aspettavo il film di Wim Wenders dedicato a Pina Bausch con grande interesse. Il successo al Festival di Berlino e il rilancio alla Festa di Roma non potevano non destare una certa curiosità. Ho amato tantissimo alcuni film del regista tedesco. Sono cresciuta in una scuola di danza dove si strizzava l'occhio a Pina praticamente ogni giorno. Ecco i tanti perchè di una certa attesa.Poi lo sconforto. Il film è molto bello, è un documentario elegante e "sentito" sul lavoro di uno dei geni artistici degli ultimi trent'anni. Wenders fa "poco": lascia che sia la danza di Pina, le sue coreografie e i suoi ballerini ad invadere prepotentemente lo schermo e a riempire gli occhi dello spettatore di immagini sublimi. Wenders "c'è" quando, con intuito, porta la danza della Bausch fuori le mura del teatro e la incita a dialogare con architetture cittadine e con la natura stessa. Poi ci sono i ricordi dei componenti della compagnia che regalano il lato più umano della coreografa.Perchè lo sconforto? E' dovuto al tipo di proiezione che la mia città mi ha consegnato. Per correttezza, dovrei forse additare distributori ed esercenti. Ma il senso è quello. Il film infatti è in 3D (vedi il titolo stesso) e noi lo abbiamo visto in 2D. Inoltre in tutta la Campania, il film può essere visto solo in una sala piccola, a-tecnologica all'ennesima potenza, sporchina e démodé del centro "bene" di Napoli.  So di persone che quando hanno letto che il film si proiettava solo lì, hanno preferito aspettare la vendita del dvd. Con buona pace della meraviglia estetica che, pare, questo film e la tecnologia usata porti con se'. "Pina 3D" era un piccolo "caso" e credo diventerà un cult. C'è l'utilizzo del 3D a servizio non di avventure fantastiche o apocalittiche, ma per provare a restituire la plasticità e l'emotività dello spettacolo dal vivo nei margini dello spazio cinematografico. Un esperimento artistico e tecnico degno di nota. Peccato non averne potuto godere.
ps. Il film è proiettato in Italia sono in 49 sale.

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