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pindakaas

Da Great

pindakaasIl nostro lessico famigliare  oltre che parole inventate e di fantasia,  include parole di altre lingue che a un certo punto sono apparse e ormai ne fanno parte imprescindibile.
Cosicché abbiamo sempre parlato di  coookies, di jus, di dropjes, di pindakaas, di  erwtensoep (quest’ultima la devo devo devo postare finchè è  inverno)  e per quanto il pindakaas che era praticamente introvabile in Italia ormai è apparso da mò, per noi è rimasto pindakaas  che tenderei  (ma mi trattengo)  a mangiare a cucchiaiate; che volete, c’è chi mangia la nutella, io mangio il pindakaas.Il suo uso migliore secondo me è questo: fetta di pane di segale, strato di burro, strato di pindakaas.Da espiare con un giorno di digiuno e pentimento!!!Altrimenti si possono fare questi deliziosi cookies tra il dolce e il salato da offrire con il thè.pindakaasIngredienti:-   50 grammi di burro a temperatura ambiente-   80 grammi di pindakaas  (extra chunky)-   130 grammi di farina-   1 uovo-   una manciata di uva passa ammollata nell’acqua per una decina di minuti-   1 mela tagliata a dadini-   ½ cucchiaino di baking powderProcedimento:Lavoriamo il burro con una spatola per farlo diventare soffice, uniamo il pindakaas e amalgamiamo bene.  Aggiungiamo l’uovo e quando sarà incorporato versiamo la farina setacciata con il baking powder poco alla volta. Quando sarà stata incorporata uniamo la mela e l’uvetta, lavoriamo un poco l’impasto che resta  comunque morbido e  non aggiungiamo altra farina.Formiamo delle palline (anche irregolari)  un poco schiacciate che andremo a sistemare sulla leccarda  rivestita di  carta forno e cuociamo per 15 minuti a 175 gradi.Quando togliamo dal forno sono ancora abbastanza morbidi; a contatto con l’aria si induriscono un poco pur restando soffici.
Dizionario:  pindakaas = burro di arachidi    dropjies = liquirizie (da provare quelle salate)   erwtensoep = zuppa di piselli secchipindakaas

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