Come si legge dal sito ufficiale, "The Endless River" è composto da materiale registrato durante le 1.993 sessioni di "Division Bell" ultimo album in studio, quando David Gilmour, Rick Wright e Nick Mason suonarono liberamente insieme al Britannia Row e Astoria Studios, così come ai tempi delle sessioni negli anni settanta, che portarono al disco "Wish You Were Here".
Nel 2013 David Gilmour e Nick Mason hanno rivisitato quel materiale ed è nato "The Endless River": un omaggio al recentemente scomparso Rick Wright, il tastierista della band. Si tratta di un album prevalentemente strumentale, con una sola canzone, "Louder Than Words", (nuovi testi di Polly Samson moglie di Gilmour). La produzione è di David Gilmour, Phil Manzanera, Youth e Andy Jackson.
L'album è
disponibile in versione cd standard, doppio vinile o deluxe box (con dvd, nuove immagini e contenuti extra).
E' possibile ascoltare un frammento del nuovo album sul sito ufficiale
Questa la tracklist:
Things Left UnsaidIt’s What We DoEbb and Flow
SumSkinsUnsungAnisina
The Lost Art of ConversationOn Noodle StreetNight LightAllons-y (1)Autumn ’68Allons-y (2)Talkin’ Hawkin’
CallingEyes to PearlsSurfacingLouder Than Words
David Gilmour ha dichiarato: “The Endless River nasce dalle sessioni musicali per Division Bell nel 1993. Abbiamo ascoltato oltre 20 ore di musica suonata da noi tre e abbiamo selezionato ciò su cui volevamo lavorare per questo nuovo album. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo aggiunto delle parti nuove, ri-registrato delle altre e reso attuale la vecchia tecnologia di studio di allora, in modo da avere un nuovo album dei Pink Floyd da 21° secolo. Rick se ne è andato e con lui anche la possibilità per sempre di rifare quei brani, quindi ci è sembrato giusto rendere disponibili, come parte del nostro catalogo, queste versioni rivisitate e rilavorate.” Nick Mason: “The Endless River è un tributo a Rick, un modo per riconoscergli che ciò che faceva e come suonava era proprio il cuore del suono dei Pink Floyd. Riascoltando quelle vecchie registrazioni mi ha riportato alla mente quanto fosse speciale il suo modo di suonare. “