E’ considerato il vitigno rosso più nobile ma anche il più difficile da trattare. Il temine pinot deriverebbe da ‘piccola pigna’ e starebbe ad indicare sia le piccole dimensioni del grappolo sia la tipica caratteristica di presentare acini molto vicini tra loro, pressati, come le squame di una pigna. Il pinot nero, di cui Fernando Winexplorer mi ha recapitato una bottiglia del Marchese Leopoldo 2009, è originario della Borgogna e può essere vinificato sia bianco che rosso.
La sua lavorazione è, in ogni caso, complessa e rappresenta forse la sfida maggiore per un enologo, che non sempre riesce ad ottenere ottime annate.
Il pinot nero del Marchese Leopoldo è di un caldo colore amaranto, profuma di ribes e ne mantiene una leggera acidità al palato, ha un sapore persistente ma morbido e vellutato. Da abbinare propongo un crumble salato, da servire come antipasto o piatto unico.
Il crumble è un piatto tipico anglosassone e generalmente preparato nella versione dolce, con frutta di vario genere ma io prediligo il salato ed ho pensato di provare questa versione. Il termine crumble significa letteralmente ‘briciola‘ e si riferisce alla crosta superficiale tipica che dona una piacevole croccantezza al piatto.
Per questa preparazione non darò delle dosi specifiche perché ognuno utilizzerà le proporzioni più di suo gradimento.
Ingredienti: circa 200 gr di farina, circa 100 gr di burro, cavolfiore, feta greca, miscela di berberè
Pulire il cavolfiore e sbollentarlo velocemente in acqua leggermente salata, deve rimanere croccante per finire la cottura in forno. Romperlo a pezzi più o meno piccoli e sistemarlo in cocci monoporzione.
Lasciare il burro a temperatura ambiente finché non si ammorbidisce e poi unirlo alla farina amalgamando il tutto con le dita fino a che non si formeranno delle briciole. Distribuire il composto sopra il cavolfiore, dove sarà stata sbriciolata anche la feta, fino a formare una crosta uniforme. Mettere nel forno caldo a 180°C per circa 40 minuti finché la crosta non è di colore bruno e l’umidità della verdura non si intravede dai bordi del coccio. Servire caldo o tiepido.
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