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Pio La Torre: nuove indagini

Creato il 09 giugno 2012 da Yellowflate @yellowflate

Pio La Torre: nuove indaginiPio La Torre e Rosario di Salvo vengono uccisi a Palermo il 30 aprile 1982.

Trentanni dopo, indagini nuovamente aperte. Lo ha deciso la Procura del capoluogo siciliano raccogliendo  gli appelli lanciati da intellettuali e giuristi sui possibili mandanti esterni del delitto.

I magistrati  vogliono anche approfondire una circostanza precisa, riguardante cinque professori universitari, che avrebbero dovuto studiare le carte che La Torre, qualche giorno prima di morire, voleva affidare loro.

Il silenzio dei cinque testimoni e’ durato per 25 anni e continua ancor oggi.

Secondo la ricostruzione di alcuni giornalisti, rilanciata con un’intervista anonima in un libro di recente pubblicazione, La Torre voleva mettere a disposizione degli esperti atti riservatissimi, relativi agli strumenti di comunicazione dell’epoca (anni ’70-’80) di boss come Luciano Liggio, Toto’ Riina, Bernardo Provenzano.

Così scrive l’Agi.

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Ci sarebbe una sorta di “‘impalcatura dei pizzini”, che avrebbe forse potuto chiarire – secondo quanto l’esponente politico disse nel corso di una riunione segreta con i professori di area comunista – misteri come la strage di Portella della Ginestra e la “rete di rapporti tra mafia e Stato, che esisteva allora ed esiste anche oggi”. Perchè tutto questo silenzio?

l primo atto che il pool coordinato dai procuratori aggiunti Ignazio De Francisci e Antonio Ingroia compira’, sara’ l’identificazione e l’audizione di uno dei docenti, abitante nella zona di Catania, intervistato dagli autori del libro “Chi ha ucciso Pio La Torre?”, il giornalista Paolo Mondani e l’avvocato Armando Sorrentino, legale di parte civile per conto dell’allora Pds nel processo La Torre.

I dibattimenti hanno finora individuato i killer, gli esecutori materiali e i mandanti mafiosi del duplice delitto di piazza Turba. Ma il movente ed eventuali responsabilita’ esterne sono sempre rimasti nell’ombra.


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