Piove. Tu sapevi che pioveva? Sono pieno di vuoto possibilmente da svuotarsi con concreti riempimenti, o con demolizione di oggetti utili, o con il riordinare le cose logiche, tipo gli armadi. Piove, proprio piove, sarei uscito a cercarla, se non piovesse. Ma donne che camminano da sole sotto la pioggia aspettando di essere trovate, ne hai mai viste tu? Sotto le gocce di solito gli idioti gelosi, gli amanti quasi fedeli, i senza tetto, i cultori del blues e, tu stessa sei altrove e non sotto questa pioggia.
Spero tu non abbia addosso nessuna delle mie collane, quelle in argento e ottone, turche, finemente lavorate. Spero che tu gli stia facendo un bel pompino con risucchio e, che tutto ti vada di traverso. Spero che gli tirerai fuori l’anima dalle palle e venga il Diavolo a prendersela fin dentro te, nei tuoi polmoni, con artigli pieni, pieni di dita e dita piene di anelli con pietre preziose, taglienti, di colori sconosciuti. Piove, proprio piove, non c’è calore in questa stanza, non c’è una cazzo di figa da riempire per pensare al vero, un sacco vuoto da consacrare all’attimo, il metodo migliore per non pensare, non pensare e sapere che domani non esiste ancora e ieri, è già nella tomba su cui tutti piangono. Una sconosciuta che bussasse alla mia porta, vorrei, che mi amasse come mai mi hanno amato, che mi succhiasse l’anima dalle palle, vorrei, e che il Diavolo venisse poi a reclamarla fin dentro lei, la mia anima, dal suo ventre, uccidendola con dolcezza, con mano ferma, con artigli affilati ma senza gioielli. Ma in fondo, perchè dovrebbe, cosa da me avrebbe in cambio? Nulla, nulla c’è da dare in cambio. Essere amanti eterni e non saperlo.. cosa più bello? Niente.. perchè non esiste pene che non s’ammosci mai, sperma che non diventi come Superattack sui polpastrelli. Cerco di star zitto ma non è squallido amare per più di una notte una ragazza con gli occhi tristi? Calore! Ma donne che camminano da sole sotto la pioggia aspettando di essere trovate, ne hai mai viste tu? Sotto le gocce di solito gli idioti gelosi, gli amanti quasi fedeli, i senza tetto, i cultori del blues e, tu stessa sei altrove e non sotto questa pioggia. Piove, sì, e non sono uscito a cercare quel che non avrei trovato. Sono rimasto a casa a fumare, bere e ascoltare il mio palazzo, che è un condominio davvero strano. Dalla mia finestra sento i dialoghi di ogni popolo, urla, bambini picchiati, lodati, gente che scopa, litiga, che mangia rumorosa. Pochi minuti fa qualcuno ha fatto partire un vecchio blues di Willie Dixon e, io ho cominciato a battere le mani forte, a tempo, godendo dell’eco che nasceva nello strettissimo pozzo luce di questo palazzo di merda. Lui a differenza mia non aveva intenzione di svegliare tutti, ha abbassato il volume al mio battere ossessivo, forse pensava che giusto questo volessi, evidentemente, non ha capito proprio un cazzo. Ma forse lui sì che dopo è uscito sotto la pioggia.