Magazine Diario personale
Piove e tu dici è come se le nuvole piangessero. Poi ti copri la bocca ed affretti il passo. Come se quelle squallide nuvole piangessero? Impossibile. Ma allora: da dove questa rabbia, questa disperazione che ci condurrà tutti al diavolo? La Natura nasconde alcuni dei suoi processi nel Mistero, il suo fratellastro. Così questa sera che consideri simile a una sera da fine del mondo più presto di quel che credi ti sembrerà soltanto una sera triste, una sera di solitudine smarrita nella memoria: lo specchio della Natura. Oppure la dimenticherai. Né la pioggia, né il pianto, né importano i tuoi passi che risuonano durante il percorso sulla scogliera. Ora puoi piangere e lasciare che la tua immagine si disperda nei parabrezza delle auto ferme lungo il Paseo Marítmo. Ma non puoi perderti.
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