Magazine Diario personale

Pioggia – Seconda parte

Da Spiaggepiubelle

E’ mattina presto, la nottata è passata, è andata, ma la pesante situazione atmosferica non è minimamente cambiata.

Il cielo è scuro di nubi arrabbiate.

La pioggia non permette di vedere la casa di fronte, per non parlare del mare, ancor più lontano. Nulla, si vede solo del grigio tutto intorno.

Il vento fa piegare gli alberi che abbiamo sotto casa fin quasi a terra; poverini, mi viene da pensare, speriamo che resistano interi.

E poi ancora lampi e poi lampi, uno dopo l’altro.

Al punto che ho timore a trattenermi davanti alla mia adorata finestra (da cui normalmente si gode di una vista straordinaria sul mare), proprio sopra il lavandino della cucina, mentre lavo le tazze della colazione.

Sembra quasi che uno di questi fulmini possa da un momento all’altro venirmi a trovare dentro, tanto li vedo cadere vicino..

E va avanti così fino al pomeriggio.

Ma ora ecco, la pioggia sembra voler smettere.

Anche il vento si è calmato.

Il cielo invece resta cupo, carico.

Però, che bello, riusciamo di nuovo a vedere il mare, che non ha il colore solito al quale siamo abituati, è una distesa grigio perla luminosa, meraviglioso!

Il mare a Cefalonia dopo la pioggia

Apro le finestre, la porta.

Usciamo sul terrazzo, le scarpe schiacciano le piccole pozze d’acqua sulle piastrelle.

L’aria è ferma e contiene un profumo indescrivibile: un misto di terra, di vegetazione, di erbe aromatiche, e di salsedine.

Anche se distante, il mare arriva fin qui..

Ce ne riempiamo i polmoni.

Pace.

Calma.

Quiete assoluta.

Non sentiamo nemmeno i soliti uccellini che ci fanno compagnia tutto il giorno con i loro canti gioiosi.

Neppure le cicale.

Nulla.

Silenzio.

Surreale.

E restiamo qui, lunghi istanti, a bearci di questa luce inusuale, di questa energia.

Di quest’aria ancora carica di elettricità.

E poi, ecco, come non detto, sta ricominciando a piovere.

Questa volta dolcemente, lentamente, pigramente.

Io e Cico ci guardiamo negli occhi, felici. Senza parlare.

Va bene, d’accordo, è ora di tornare dentro, chiudo le finestre per non rischiare un eventuale semi-allagamento della casa.

E adesso non ci resta che ricominciare a leggere o scrivere.

E poi, perchè no, possiamo sempre finire quel cruciverba che abbiamo cominciato ieri!!

Greta

Ps: pensiero di Cico durante quella notte: ‘Meglio questa pioggia a Cefalonia che il sole nel distretto ceramico di Sassuolo’

E non posso che essere più che d’accordo con lui!!

Pps: quando è tornato il sereno, l’isola di Zante di fronte a noi sembrava così vicina da poterla toccare!!

Zante vista da Trapezaki, Cefalonia



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