Dietro
quei vetri
rigati
di pioggia
e di mestizia
ecco che
tornano
alla mente
inattese
stagioni
passate
e luoghi
lontani.
La pioggia
non cessa.
Insiste
e
tamburella
sull’asfalto
sottostante.
Gente
indistinta
dal passo
incerto
a mo’
di lenta
processione
avanza
curva
e incespica
sotto il peso
d’invisibili
fardelli.
Colpe.
Giudizi.
Perdoni.
Condanne.
Guerra.
Pace.
E’ la giostra
della Memoria
che continua
senza sosta
i suoi giri infiniti.
Marianna Micheluzzi