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Piove e tira vento

Creato il 05 luglio 2011 da Near_miss
...e cresce il mio lamento...Rime a parte, questo tempo mi strazia. Perchè l'inverno, anche se mite, non corrisponde mai a quello delle riviste patinate dove sedie a dondolo vicino al caminetto sembrano invitarti a sederti per un thè, mai così caldo, mai così buono. O dove le sale da pranzo imbandite a festa suggeriscono pranzi in famiglia ricchi di gusto e calore umano. Se poi dalla finestra decorata con rami di pino, fili di lana e fiocchi di neve all'uncinetto, dài uno sguardo fuori, il grigio diventa color perla, decisamente più raffinato ed elegante (e sopportabile?) del grigio cemento offerto dai cieli invernali reali. O è solo questione di punti di vista? Dove si è e con chi, certamente influenzano molto la visione delle stagioni, ma anche dei giorni, delle ore...
Dopo una mattinata trascorsa ad ignorare i malumori del capo e a farsi prendere a schiaffi da raffiche di vento più rabbiose di lui, finalmente a "casa" e la metto fra virgolette perchè chissà quando e dove e come mi sentirò veramente a casa. Anzi, a Casa. E mentre pranzo sola soletta, sguardo bloccato dalla parete che si ostina a frapporsi fra me e il tutto, di fronte ad un piatto di cibo semplicissimo ma di qualità, mi sforzo di essere 'cosciente', di assaporare ogni boccone, ogni istante con lentezza, perchè questo cibo è l'unica cosa colorata nel mio personalissimo quadro grigio. Se invece  -sciagurata!- mi abbandonassi al naturale corso dei pensieri, chissà perchè di una tonalità grigio piccione pure loro (forse che il grigio si allarga a macchia d'olio e come l'olio unge tutto e non va via?) questo tempo sarebbe davvero totalmente sprecato.Bisogna sempre continuare la lotta contro il grigio in tutte le sue varianti: i pensieri-antracite, la solitudine-metallica, la frustrazione- cementosa, i dubbi-buchi-quasi-neri, ecc..altrimenti la sua macchia finirà con l'ingoiarti.
Mentre scrivo un raggio di sole spezza le nuvole basse come a confermarlo. Sì caro sole, lo so che dietro quelle nuvole tu splendi, come so che dietro i cumulonembi* della mia anima ci sono passioni e sogni  altrettanto luminosi: piccole ma numerose braci che aspettano solo un soffio, uno slancio vitale e un ciocco di legno, una dose di sana operosità, per poter ardere e scaldarmi.
*per chi avesse scordato le lezioni di geografia, i cumulonembi sono le grosse nubi a forma di broccolo (ma anche cavolfiore) che portano i temporali..
E a proposito di temporali...Una poesia del Pascoli che mi è sempre piaciuta. 'IL LAMPO'
E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto    
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che,largo,esterrefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.

Vi saluto con una foto e questa volta non è l'Australia, ma una casina a Venezia. Non vogliatemene, ma ci sta proprio... è una pennellata di azzurro cielo in mezzo al grigio cemento:-)
Piove e tira vento


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