
Chiuso o aperto? Warren Gatland vorrebbe averlo chiuso, visto che per il week end mettono pioggia. Il coach francese Philippe Saint-André, al contrario, ha chiesto che il tetto dell'impianto rimanga aperto in particolare per un motivo tecnologico: vuole analizzare per bene il movimento dei suoi giocatori attraverso l'ormai consolidato sistema GPS e se il Millennium venisse chiuso, subentrerebbero problemi di natura tecnologica.
"Se è il nostro stadio e abbiamo la possibilità di aprire o chiudere il tetto, allora dovremmo essere noi la squadra che sceglie", ha commentato Gatland di fronte alla prassi per cui se una delle due formazioni è contraria alla chiusura dell'impianto, allora il tetto è destinato a rimanere aperto, salvo eccezionali condizioni meteorologiche. L'allenatore neozelandese - che coglie sempre la palla al balzo per alimentare o tenere accese le polemiche prima o dopo una partita di particolare rilevanza - non ha mollato la prese nelle ultime ore, dicendosi dispiaciuto se poi domani pomeriggio dovesse davvero piovere, incidendo sulla qualità dell'incontro e di un terreno di gioco che non è il migliore in circolazione.
La faccenda ha assunto un lato tattico. Gatland ha definito Saint-André un tecnico che bada al lato pragmatico, "conservativo" per quanto riguarda mischia, rimesse e utilizzo di giocatori fisicamente validi. I commentatori di casa ci hanno messo del loro, sottolineando come l'arma offensiva dei dragoni, i trequarti, potrebbero essere i primi limitati da un campo bagnato e umido anziché asciutto.
Gatland e Saint-André si sono affrontati nelle rispettive carriere in Premier, con il primo che è stato manager dei London Wasps, mentre il transalpino è stato sia a Gloucester che a Sale. Si ritrovano faccia a faccia, cinque mesi dopo la semifinale alla Coppa del Mondo, quando les Bleus staccarono il biglietto per affrontare gli All Blacks dopo una delle partite più emozionanti dell'interno torneo e segnata dall'espulsione di Sam Warburton e dagli errori al piede dei gallesi. Solo che allora sulla panchina dei transalpini c'era un allenatore pro forma, Marc Lievrèmont, in rotta con lo spogliatoio e ormai dimissionario.A dividerli, stavolta, c'è pure un tetto. Chiuso o aperto?