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Piovono diamanti dal cielo? Si ma non sulla Terra !

Creato il 15 ottobre 2013 da Sempreinformato

Viviamo in un cosmo ricco di diamanti? Lo si potrebbe pensare dalle notizie che piovono dal cielo. Nel 2010 il satellite astronomico Spitzer della Nasa aveva scoperto un pianeta a 1.200 anni luce dalla Terra con la superficie tanto ricca di carbonio da ritenersi coperto di diamanti. Ora, più vicino a noi, e su pianeti ben conosciuti come Giove e Saturno, Kevin Baines del Jet Propulsion Laboratory della Nasa assieme ad altri ricercatori, ha concluso un’indagine riferita al meeting annuale della Divisone scienze planetarie dell’American Astronomical Society in corso a Denver, la quale dimostrerebbe che nelle atmosfere di questi giganti gassosi piovono addirittura diamanti.

FULMINI E METANO - Tutto sarebbe scatenato dai fulmini che sono stati ben fotografati dalle sonde interplanetarie, e che agendo sul metano innescherebbero cambiamenti chimici che porterebbero alla nascita di nuclei di carbonio nella forma cristallina. Questi, trasportati dai moti convettivi dell’atmosfera, subirebbero condizioni di pressione e temperatura tali da trasformarli in veri diamanti. Si è addirittura stimato che in questo modo solo sul pianeta inanellato si formerebbero mille tonnellate di diamanti all’anno.

DESTINO - Ma il loro destino non sarebbe così luccicante; non si tratterebbe, cioè, di «un diamante per sempre». Perché secondo gli scienziati l’ambiente atmosferico di Giove e Saturno sarebbe poi distruttivo e le stesse condizioni di temperatura e pressione che hanno generato le preziose pietre diventerebbero così esasperate da arrivare a scioglierle alimentando addirittura laghi di carbonio liquido.

DATI CREDIBILI - Sembra un racconto di fantascienza ma i dati raccolti sembrano proprio credibili. Fino a ieri l’ipotesi dei diamanti in superficie era emersa pure per Urano e Nettuno, ma nessuno ipotizzava altrettanto per Giove e Saturno e le loro dense atmosfere. Naturalmente qualche dubbio emerge e Nadine Nettelmann dell’Università di California, ad esempio, suggerisce la necessita di approfondire i meccanismi che porterebbero a questo risultato in atmosfere tanto ricche di idrogeno e elio. Ma la sorpresa, anche se da approfondire, ha acceso la curiosità degli astronomi riuniti a Denver, e non solo quella delle signore.


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