Gli Egizi, nel Papiro di Rhind, chiamavano la piramide per–em–us, “ciò che va su”. Pitagora e Platone la includevano tra i solidi mistici, insieme al cubo (cifra di solidità e idolo dell’elemento terra), alla sfera (segno d’aria) all’icosaedro (l’acqua) e al dodecaedro, sintetica cifra dell’universo.Con la sua rastremata dinamicità, simile alla fiamma, la piramide era l’anima del fuoco. Gli analisti dei simboli l’interpretano come collina sorgente dalle acque primordiali, involucro della vita e macchina perfetta per conservare l’esistenza, tumulo regale per i sovrani eletti all’immortalità. Nel modello terrazzato, come la ziggurat di Ur, in Iraq, qualcuno ha ipotizzato che la piramide fungesse da piattaforma d’atterraggio per gli dei, che nel tempio della sommità si riposavano, prima di scendere nel tempio per la ierogamia, le sacre nozze di esseri divini con gli umani. Secondo i Greci, invece, era cattedra e laboratorio d’astronomia, una scienza in cui i Mesopotamici erano maestri.La piramide, montagna sacra ma anche tumulo composto con materiali di varia natura, deposti ordinatamente l’uno sopra l’altro, sino a conseguire una certa stabilità, è nata come la forma più ovvia, concepibile da qualsiasi società umana, per costruire un monumento che aspiri al cielo ed all’eternità. Ogni piramide rappresenta la montagna sacra e collega, come un ponte tra due dimensioni, la terra con l’universo. Se ne trovano perciò sotto ogni cielo, in ogni tipo di cultura, antica o moderna. Le controversie interpretative e le interpretazioni esoteriche vertono sulla forma (piramidi geometricamente “pure” o piramidi a gradoni), sui materiali impiegati (distinzione tra tumuli, realizzati con terra o altri materiali “impastati” e piramidi di pietra tagliata), infine sui tipi d’intervento (piramidi interamente “costruite” o modellate a partire da rilievi naturali). La stessa tradizione dell’antico Egitto spazia su tutti e tre questi elementi, senza identificare i caratteri di una “piramide pura”. Non possiamo identificare una linea di distinzione, ad esempio, tra la piramide e il tumulo sepolcrale (a meno che il tumulo abbia forma conica, come in gran parte dell’area sahariana e nelle tradizioni etrusco–romane). Terremo presenti tali elementi nel presentare la storia, la tradizione e la caratteristica delle antiche piramidi cinesi.
Gli stessi allineamenti
La Cina è al centro di leggende, miti e storie di visite aliene e molte di loro vedono protagonista la piramide di Xianyang . Abitanti dei villaggi locali racconntano che i loro lontani antenati parlavano di grandi navi del cielo grande che navigavano ed utilizzavano la piramide come un punto di atterraggio e di rifornimento. Mentre la squadra di esplorazione scientifica è d’accordo, tutte le indicazioni mostrano che gli alieni utilizzavano la struttura gigantesca come una delle basi primarie della Terra.Il team ha scoperto numerosi antichi artefatti. A quanto pare gli scienziati avrebbero scoperto dei percorsi sotterranei: “La piramide ha tre grotte con aperture a forma di triangoli sulla facciata ed è riempito di tunnel color rosso che portano in montagna e uno vicino un lago salato. Sopra legrotte ci sono decine di tunnel, tutti di vari diametri, che misteriosamente attraversano la montagna sotto la piramide torreggiante. Tutti i tunnel hanno il colore delle rocce circostanti, un oscuro bruno-rossastro.”Il sacro monte universale Meru
La concezione sacrale di piramide affonda le proprie origini nelle filosofie in proprio in Asia. ll monte Meru (sanscrito मेरु, pāli Neru), noto anche come Sumeru (pāli Sineru) col significato di “magnifico Meru”, è una montagna sacra della mitologia induista e buddhista; alta 84.000 yojana (circa 470.000/940.000 km) si trova al centro dell’universo, nel continente mitologico Jambudvipa. Molti templi induisti, come il tempio di Angkor Wat in Cambogia, sono stati edificati come rappresentazioni simboliche del monte.Thangka bhutanese del Monte Meru e dell’universo buddhista” Il Meru segna il centro dell’universo e sorge al centro dell’Ilāvṛta, regione mediana (varṣa) del continente Jambudvipa. Confina a nord con la catena montuosa Nīla (“blu”). Esso si innalza nella regione dei paradisi e sulla sua cima, a nord, trova luogo il paradiso di Indra (Svarga, Svarloka o Indraloka). Su di esso splende la Stella del Nord. “Un valido esempio di questo concetto, cioe’ di montagna sacra e di montagna sacra fatta dall’uomo la troviamo non in Asia, ma bensi’ in Messico, dove e’ sita la piu’ grande piramide del mondo (in metri cubi), questa e’ la piramide di Cholula;Cholula, in lingua nahuatl Tlahchiualtepetl, tradotto – montagna fatta dall’uomo.La piramide di Cholula misura 500 metri per lato ed è alta 64 metri. È considerata la struttura più grande mai costruita dall’uomo, con i suoi 4,5 milioni di metri cubi. È composta, in realtà, di quattro momenti costruttivi sovrapposti, di cui uno solo è stato nuovamente portato alla luce.Come questo concetto (montagna sacra e replicazione di montagna sacra fatta dall’uomo) di matrice orientale si sia sparso in tutto il globo, e uno di quei “misteri” (tanto mistero poi non e’) che difficilmente verranno a galla.Nella filosofia Buddista si vuole che al centro dell’oceano cosmico, al tempo della creazione emerse il Monte Meru, simile a una piramide con quattro facce, ciascuna formata da pietre preziose, ove risiede il pantheon buddhista, luogo in cui ai suoi abitanti sono sconosciuti sia la miseria che il dolore. La parte a est è costituita da cristalli di rocca, la parte a sud di lapislazzuli, quella ovest da rubini, e infine quella nord è costituita da oro puro. Il Meru è circondata da sette anelli concentrici di montagne d’oro, intervallati da mari di acqua piovana, racchiusi in un circolo di montagne di ferro, e all’esterno, nelle quattro direzioni, i quattro continenti. Tale conformazione venne utilizzata per la costruzione delle antiche città sacre dell’Asia.E non solo in Asia, basta comparare l’affascinante complesso Cambogiano di Angkor Wat con i disegni della mappa della capitale Nahua, l’Azteca Tenochtitlan;Angkor Wat
Pianta di Tenochtitlan
Da queste ricerche, si riesce ad intravvedere, ancora una volta, qualcosa che vuole essere sfuggente, un’epoca antica, dove un determinato ceppo etnico avanzato, visito’ ogni parte del mondo diffondendo cultura, culti e sapienza.Non credo affatto per’altro che e’ cosi’ rivoluzionario ammettere da parte di chi detiene le verita’ storiche che vengono divulgate ed insegnate, che decine di migliaia di anni fa’ (l’Egitto ha una storia di 30.000 anni) un ceppo etnico evoluto, navigando od a piedi hanno visitato tutto il globo, o meglio, le aree geografiche maggiormente predisposte a livello climatico a garantire un certo livello di vita sociale, con lo scopo di erudire. Compito che era pienamente riuscito, prima che catastrofi od articolati cambiamenti climatici sconvolgessero sia i luoghi e di conseguenza la vita quotidiana di molti popoli da essi visitati.E proprio di fronte a questo silenzio, che sorgono dei sospetti. E non credo proprio che la causa sia una semplice pigrizia di rettori, caporicercatori, finanziatori, editori e quant’altro. Ma viene da pensare che c’e’ molto di piu’ nella storia dell’evoluzione su questo pianeta.Fonti:http://www.liutprand.ithttp://eclissidelmondo.blogspot.comhttp://www.luogocomune.net