Partecipazione G.
Eh si, anche natale se ne è già andato. E dicembre è stato un mese pienissimo di impegni, cosa che ha portato a pochi post, nonostante in cucina ci sia stata parecchia attività.
E dicembre è anche il mese dei regali portati da Babbo Natale o da Santa Lucia nel nostro caso. Tanti,, tantissimi, troppi regali per la piccola G.
Troppi….non sono mai troppi…sono stata bravissima….la settimana prima non ho fatto neanche un capriccio! Neanche uno eh!!
Allora…arriva il momento di aprire il pacco con il regalo che per la ricorrenza di Santa Lucia il papà ha regalato alla mamma…siamo a tavola, prima di mangiare i ravioli che abbiamo preparato insieme per mamma. La mamma apre il pacco e dice:
Che bello cosa sarà…
E G. allunga l’occhio e con sufficienza dice
Uno smartphone…
Uno smartphone????? E tu dove l’hai sentita questa parola???
Alla pubblicità
Ah beh allora…dai raccontiamo la ricetta dei ravioli rosa che abbiamo preparato per questa occasione
Si belli…rosa da femmina!
Gli strumenti:
- Planetaria
- Macchina per tirare la pasta (o come nel nostro caso l’accessorio per la planetaria)
- Coppa pasta a forma quadrata (10/12 cm di lato)
- Forno
- Sac a poche usa e getta
Gli ingredienti:
- 320 g di farina di kamut
- 1 piccola rapa rosa già cotta (barbabietola)
- 3 uova intere + 1 tuorlo
- 100 g di crescenza
- 250g di ricotta
- 2 peperoni rossi
- 30 g di parmigiano reggiano grattugiato
- 1 tuorlo d’uovo
- 1 cucchiaio di pan grattato
Innanzitutto diciamo che le dosi di pasta rispetto al ripieno sono molto abbondanti. Pensiamo comunque che sia meglio abbondare ed eventualmente fare delle tagliatelle con quella che avanza, perchè i ravioli tengano la forma dopo la cottura devono essere chiusi molto bene, e quindi è fortemente sconsigliato riutilizzare i “ritagli” reimpastandoli e tirandoli di nuovo.
Perchè?
Perchè si seccano parecchio e la pasta diventa meno elastica. Il rischio che siu rompano è molto, molto più alto.
Torniamo alla ricetta…innanzitutto prepariamo la pasta rosa. per farlo mettiamo nella planetaria la farina e le uova unendo tutto il succo che G. riesce ad estrarre con il passaverdure a maglia molto fine dalla barbabietola. La piccola si diverte un mondo facendo questa operazione (erano settimane che insisteva per fare qualcosa con il passaverdure)….beh si sporca anche un po’, ma forse è uno dei motivi per cui le piace
Intanto io metto i peperoni nel forno ad alta temperatura (230-250 gradi) per 15 minuti, rigirandoli di tanto in tanto fino a che non sono completamente anneriti. Li tolgo dal forno, li metto in un contenitore e li copro con la pelliccola. Lasciamo riposare sia i peperoni che la pasta per alcuni minuti.
Trascorsi circa 10-15 minuti i peperoni saranno facilissimi da spellare. Li tagliamo a piccoli cubetti e li aggiungiamo al composto realizzato passando nel mixer gli altri ingredienti (ricotta, crescenza, tuorlo d’uovo, parmigiano e pangrattato) e mischiamo delicatamente con una spatola, in modo che i cubetti di peeproni restino intatti. Trasferiamo il composto in una sac a poche usa e getta, facendole un foro piuttosto largo.
Tiriamo la pasta sottile, formiamo dei quadrati con un coppapasta, mettiamo al centro una pallina di ripieno e li chiudiamo dando la forma a piramide (in pratica un enorme cappelletto). G. è bravissima in questa operazione…le abbiamo anche fatto un filmato con il telefonino, ma è un modello vecchio…non lo smarphone che non era ancora uscito dal pacco regalo…e non sappiamo come pubblicarlo
Condimento semplice semplice, giusto un po’ di burro e di parmigiano, perchè il sapore è già nel ripieno. E soprattutto mi raccomando, anche se non volete fare solo burro, un condimento trasparente e lucido per valorizzare il colore dei nostri ravioli
Sono bellissimi…e molto da femmina
Si è vero
Da bere? Uno chardonay secondo me è perfetto.