PISA. Il degrado di una città d'arte o l'arte del degrado di una città? La denuncia della consigliera Ceccardi (LN) e l'ira dei cittadini.

PISA. Degrado, incuria e pericolo nel centro storico di Pisa, uno scenario descritto dai cittadini attraverso denunce sui social network e dalla consigliera di minoranza leghista di Cascina, Susanna Ceccardi.
"L'estensione delle zone a traffico limitato hanno avuto conseguenze dannose - spiega la Ceccardi - dal momento che le varie piazze del centro sono diventate un luogo di ritrovo per stranieri, rom e studenti". La situazione non è migliore nelle periferie e in altri punti nevralgici della cittadina toscana dove, tra scippi e aggressioni, i cittadini sembrerebbero sentirsi abbandonati.

Susanna Ceccardi

"Viale Bonaini è una zona residenziale - continua la consigliera - e proprio pochi giorni fa è stata teatro di un'aggressione ai danni di una ragazza che abita lì".
La testimonianza della vittima è finita su Facebook e descrive una situazione diventata ormai insostenibile: "Seconda rissa in tre giorni in viale Bonaini, sono stufa, arrabbiata di non poter uscire di casa senza dovere assistere a scene come questa".

Anche un carrozziere che opera nella zona industriale di Ospedaletto sarebbe stato aggredito da due rom nei giorni scorsi.
"Pisa registra il numero più alto di Rom in tutta la regione Toscana - puntualizza Susanna Ceccardi - proprio in virtù di questo fenomeno increscioso è nato il comitato Pisa sicura, proprio nella zona industriale. Ormai non conto più le segnalazioni e le grida disperate che mi arrivano dai cittadini".
Lacune denunciate anche nella mobilità, con piste ciclabili non fruite dai ciclisti, ma spesso "abusate" da autovetture e mezzi pubblici.

"Non parliamo poi del costo dei parcheggi - continua la consigliera - sia in centro che in periferia costano da 2 a 2,50 euro, a seconda se sono all'aperto o sotterranei".

Al degrado denunciato dalla Ceccardi si aggiunge una sempre più diffusa tendenza al vandalismo, culminata con l'imbrattamento della chiesa dell' Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano in piazza Cavalieri "sembra che sia addirittura opera di un gruppo di tifoseria marocchina di Casablanca. La criminalità non può più neanche considerarsi micro perché, luoghi simbolo della città come piazza delle Vettovaglie e piazzetta Carina Porticati, sono diventati punti nevralgici di bivacco, accattonaggio e spaccio a cielo aperto".