Oggi saranno pubblicate le liste d'attesa per gli asili nido e contrariamente a quanto lasciato dai precedessori di Pisapia, purtroppo i numeri reali sono pesanti: 3.000 bimbi in lista d'attesa. Il doppio rispetto al numero fornito al cambio di testimone. E come mai? Semplice, perchè questa volta sono state considerate tutte le domande: anche quelle fatte da 200 famiglie straniere in attesa di permesso di soggiorno (quindi non regolarmente residenti per l’Anagrafe). Per la giunta Moratti questi erano fantasmi, poco importa che i magistrati (cattivi) fossero arrivati a ingiungere di accogliere tutti i bambini "abitualmente domiciliati" in città (anche in assenza dell’iscrizione all’Anagrafe).
Pisapia e la sua vice invece, senza che nessuno glielo imponga, vogliono che la scuola comunale sia aperta a tutti. Anche ai bambini immigrati i cui genitori non abbiano completato l’iter di regolarizzazione.
La Moratti, ex ministro dell'istruzione, si era proprio dimenticata che la scuola è un diritto. Non un privilegio.
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