Pistorius, campione delle Paraolimpiadi oggi farà il suo esordio con i normodotati. Ecco l’esito della retorica dei falsi sentimenti, buonismi, pietismi sui disabili, riconvertiti per le Olimpiadi ad uso e consumo della tecnica e della scienza in protesi che, oltre a costituire secondo i più un vantaggio sportivo, illudono che l’uomo possa sostituirsi a Dio (o a qualsiasi principio della vita) e che un atleta disabile possa concorrere con un normodotato, fingendo che il suo deficit non esista davvero.
Finchè il limite umano sarà qualcosa da cancellare, anzichè da rispettare e coinvolgere nella dimensione di vita quotidiana, non muoveremo un passo verso una società basata sul rispetto della diversità, ma continueremo a “fabbricare” uguali in serie e respingere la diversità.
Si parla tanto di eugenetica e non si riesce a vedere che è più vicina di quanto lo si pensi.
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