Le linee orizzontali tagliano la verticalità dell’arco rendendo ancora più bassa la percezione che si ha della Porta.
La scarsa memoria collettiva e la facile abitudine sono gli elementi su cui i nostri potenti esercitano il potere. In questo caso, anche la Storia, paradossalmente li aiuta: i bambini di oggi da ragazzi troveranno naturale che la Porta Pretoria sia conciata così. Per questo è necessario non smettere di segnalare lo scempio. L’errore madornale e insopportabile che ha profanato un bene archeologico di rilievo internazionale. La Sovrintendenza voleva riportare la Porta agli antichi fasti romani? Non ci è riuscita! Non ci sono argomenti che possano giustificare l’intervento. Non c’è un “a me piace – a me no”. Non è una questione di gusti, è questione di correttezza scientifica e di salvaguardia della vivibilità di un luogo. Questa non è altro che un’orrida passerella tra altre orride passerelle collezionate dalla Regione. Adesso, osservate bene le foto che pubblicherò in seguito e ditemi dove possiamo trovare traccia di monumentalità nell’intersecarsi di linee di acciaio. Ci vuole coraggio e faccia tosta per affermare che l’obiettivo è stato raggiunto. (Altri sono gli scopi conseguiti e possiamo intuirli). Ma non è finita! Se l’Europa troverà i fondi la rovina proseguirà con la realizzazione di un tetto. Sì, proprio così, una copertura per permetterci di scivolare sotto alle passerelle e ammirare il monumento dal basso e le quattro pietre prive di valore che ci faranno sobbalzare il cuore dall’emozione. Patuasia ha fatto un sopralluogo e vi farà sobbalzare in anticipo il cuore, ma non dall’emozione bensì dalla rabbia e dall’indignazione.