Più bear che knitting

Da Aknittingbear
La scelta del Canada come meta del nostro viaggio non è stata dettata dal caso o dalla voglia di esplorare. So che vi sembrerà strano, ma spesso cerchiamo di organizzare le vacanze in funzione della possibilità di osservare gli orsi, perché siamo fissati con questi animali, tutto qui.
Mi sono chiesta spesso il perché di questa passione. I cuccioli di questi animali sono irresistibili, sono fra i più teneri e graziosi che si possano immaginare (osservare questo piccolo che si metteva in salvo sotto lo sguardo attento di sua madre è stata un'esperienza coinvolgente), ma non può essere solo questo.

Orsi neri (Ursus americanus o baribal)


Nel corso degli anni ho letto diversi libri sugli orsi, di carattere zoologico, etologico, ma soprattutto dal punto di vista storico e antropologico, per capire meglio il loro ruolo nella mia vita e nella nostra storia.
Gli orsi sono sempre presenti nell'immaginario dell'uomo, dalle pitture rupestri degli uomini primitivi, ai miti legati agli astri (le due orse sono tra le costellazioni più riconoscibili e più riconosciute del nostro emisfero) della cultra greca ma non solo, alla cultura dei pellerossa, ma anche delle popolazioni del nord Europa.
Probabilmente la loro importanza è legata alle dimensioni. Un orso è un animale imponente (anche se ci sono eccezioni, come l'orso del sole o orso Malese, che viene detto anche orso cane, proprio per le sue misure contenute). L'orso polare può pesare dai 400 ai 900kg, mentre tra gli orsi bruni il più grosso è il Kodiak, che vive soprattutto in Alaska e ha un peso tra i 450 e i 500kg, segue il Grizzly con i suoi 200 - 350kg. Inoltre è un animale potenzialmente pericoloso, soprattutto se lo si infastidisce, ma una delle cose che ho potuto capire dai libri che ho letto (il più interessante è  L'orso di Michel Pastoureau, Einaudi), l'orso ci affascina e ci inquieta perché ci assomiglia. Innanzitutto è un plantigrado, cioè, come noi, appoggia tutta la pianta del piede quando cammina e guardate che piede!

Un orso nero scava tra le rocce in cerca di granchi o molluschi

Poi, a dispetto della fama di animale stupido e ridicolo che la cultura cristiana gli ha voluto affibbiare nel medioevo, per screditarlo e fargli perdere l'importanza che aveva nei culti pagani, l'orso è un essere intelligente e sensibile e guardarlo da vicino, nel suo ambiente naturale ti fa rendere conto della sua complessità e fragilità, oltre che della sua eleganza e bellezza.
A questo punto mi resta un'altra cosa da capire: ma come hanno potuto scegliere per il grizzly un nome scientifico come Ursus arctos horribilis! Guardate un po' quest'orsa (c'erano anche i due piccoli nelle vicinanze), stava mangiando erba, in uno scenario stupendo. Non è meravigliosa?

Tutte le foto in questo post sono state scattate da me sull'isola di Vancouver o sul continente nelle sue immediate vicinanze (agosto 2012).

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