Siamo stati mostri marini
a vagare nel buio,
lumini tremolanti
in caotici abissi.
Nascosti
alle nostre deformità…
Siamo stati pazzi Diogene
a cercare, lanterna alla mano,
lo sfacelo dell’uomo…
…tra le nostre incapacità…
Siamo stati fari pulsanti
nell’orrenda tempesta
a segnare strapiombi
salati di lacrime
per fantasmi di navi lontane…
Siamo stati led nella notte,
oscuri nell’oscuro
fulmini rotti,
malati infra-rossi,
invisibili a tutti…
Siamo stati lampi al magnesio
bruciati da Soli impotenti,
ultra-violenti.
Da raggi improvvisi
derisi…
Siamo stati nel buio del bosco
da soli tra alberi amici,
nascosti come piccole bestie.
Ombre fra le ombre
lunghe
infinite
di continui tramonti…
Siamo stati da soli nel buio,
immobili,
per non disturbare,
tra la paura
e la speranza
di una sola carezza…
Siamo stati inutili cristalli
come diamanti
nella roccia profonda,
come lava bollente
che forgia piccoli Dei,
come fari blu
di auto in fila
nella notte.
Siamo stati:
ombre vaganti nell’oscuro…
Siamo stati:
lampadine intermittenti nei riverberi…
…barlumi invisibili…
…brandelli di tenebra…
Ora cosa siamo?
Noi siamo lucciole!
Più brillanti di stelle
troppo distanti
per essere vere.
Appuntate come spilli
a cieli di cartone.
Noi siamo lucciole
cadute nell’erba!
Spossate
dal tanto lampeggiare
dal tanto segnalare
dal tanto cercare…
Siamo Anime
Insieme approdate
a una spiaggia di ciottoli.
A cui ora e solo ora,
all’orizzonte,
il Mare lucente
di nuovo
appare…