In questi giorni tornano a circolare con insistenza voci sulla liberalizzazione dei punti vendita dei giornali. Al tempo stesso vendono diffusi i dati sulle vendite dei quotidiani ad agosto.
In un mese in cui tradizionalmente aumenta la lettura, e la vendita, della carta stampata, pur sommando i dati delle vendite dei quotidiani sia nella versione cartacea che nella “replica digitale”, le vendite calano di oltre 400mila unità rispetto all’agosto 2013 [-9.5%].
Unica eccezione virtuosa Il Sole24Ore che grazie al digitale realizza un incremento del 18.3% rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente. Il Corsera ha un calo di vendite in linea con il mercato [-9.4%], Repubblica registra una flessione del 7.4% mentre La Gazzetta dello Sport registra un — 10.9% [che diventa un –18.9% nell’edizione del lunedì, quella più venduta, per citare solo alcune delle testate con maggiori vendite.
Un ampliamento della distribuzione, sia esso attraverso la liberalizzazione degli esercizi commerciali autorizzati alla vendita di giornali che attraverso altri canali quali il digitale, non è condizione sufficiente di per se stessa a garantire un aumento delle vendite.
Mentre in Francia i 13 maggiori giornali del Syndacat de la Presse Quotidienne Nationale fanno quadrato per promuovere le vendite nelle edicole con una campagna stampa ad hoc, in Italia gli editori ritornano a cavalcare la chimera delle liberalizzazioni.
Non si è mai visto mercato, incluso quello automotive che presenta molte somiglianze per logiche distributive, in cui i produttori fanno la guerra al trade. In Italia tocca vedere anche questo.
Vendite Quotidiani [Cartaceo + Digitale] Agosto 2014 Vs 2013 | Create Infographics