L’argomentazione “più illuminazione uguale più sicurezza” è forse quella più usata dai detrattori dello spegnimento e della dimmerazione notturna, eppure, dalla Gran Bretagna, arrivano dati che sembrano smentire questo assunto. In alcune aree a nord di Bristol, ad esempio, lo spegnimento dei punti luce tra la mezzanotte e le cinque del mattino ha determinato una riduzione dei reati, come è stato certificato dalla stessa Polizia locale. Nel villaggio di Frampton Cotterell il tasso di criminalità è sceso addirittura del 50% in un anno, a Thornbury del 28 e a Bradley Stoke del 17%. I ladri, evidentemente, hanno bisogno di luce per compiere le loro malefatte, tanto che il Consiglio distrettuale del South Gloucestershire (l’area in questione, ndr) conta di andare avanti nel progetto di oscuramento, arrivando a risparmiare fino a 250.000 sterline all’anno sulla bolletta energetica. Un fenomeno simile, del resto, si era già verificato nella contea dell’Hertfordshire, dove le strade restano al buio fino alle 6. Anche lì il commissario aveva rassicurato i cittadini: lo spegnimento del 70% dei lampioni non ha comportato alcun aumento dei fenomeni criminali. A questo si aggiungono infine i dati, provenienti questa volta dagli Stati Uniti, relativi agli effetti che l’illuminazione artificiale potrebbe avere sulla salute umana. Oltre ad essere una possibile causa di depressione, secondo studi recenti l’esposizione continua alla luce dei lampioni nelle ore notturne potrebbe causare l’alterazione dei ritmi circadiani e finanche l’insorgenza di alcune forme tumorali. Il dibattito su illuminazione pubblica e sicurezza, dunque, presenta molti aspetti e per ora resta aperto. Facendo una seria Politica energetica si potrebbe risparmiare qualche miliardo di euro che non fa mai male ed invece i nostri amministratori (per fortuna non tutti) fanno in modo di aumentare la luce a discapito dei nostri soldi con la scusa della sicurezza “presunta!http://feeds.feedburner.com/blogspot/sHlyJTags: bolletta energetica, illuminazione pubblica, politica, politica energetica, Tag