Più produttivi e felici? Provate con le giuste ore di sonno

Creato il 28 agosto 2014 da Assugoodnews @assunta73

Quante ore dormite a notte? Sento dei 4 e dei 5 volare nell’etere. Non va bene. O meglio, ognuno di noi ha il proprio ritmo del sonno e il numero di ore giuste per il proprio corpo. Però 4 o 5 sono troppo poche per tutti. Sto leggendo il libro “Cambiare passo” di Arianna Huffington e ho scoperto un po’ di trucchetti interessanti per dormire meglio e il tempo che occorre. Il libro sarà una delle mie prossime recensioni ma non riuscivo a resistere al tema del sonno. Quindi eccomi qui.

Arianna Huffington, donna che personalmente stimo moltissimo, ha scritto questo libro per raccontare un nuovo approccio al successo fatto di momenti per sé, meditazione, meno ore di lavoro e più ore di sonno. Sono arrivata più o meno a metà libro. So che scoprirò ancora tante cose ma nel frattempo vi racconto i suggerimenti presenti nel capitolo “Fare carriera dormendo”. La Huffington parla di carriera ma, sia chiaro, di fatto si parla di vita.

Ditemi un po’: quante volte avete gareggiato con amici o colleghi su chi avesse dormito meno ore la notte precedente? Siate sinceri che vi vedo! Io l’ho fatto. Non lo nego e non me ne vergogno. L’ho fatto quando pensavo di dover dimostrare con le poche ore di sonno che lavoravo tanto. Capirai che scelta felice! Ma quella era la mia “vecchia me” (un giorno le darò un nome!) che amava tanto crogiolarsi nel vittimismo più acuto. Sono certa che molti di voi lo avranno fatto. Dai, almeno una volta. Fa figo dire che si è dormito poco!

E invece no. Non fa figo. Questo l’ho capito da un po’. Come scrive la Huffington “non c’è praticamente nessun elemento della nostra vita che non venga migliorato da un numero adeguato di ore di sonno. E non c’è praticamente nessun elemento della nostra vita che non venga peggiorato dalla privazione del sonno”. Ed è proprio cosi.

Che fare allora? Vi riassumo qui alcuni consigli della giornalista.

  1. Concedetevi dei sonnellini. Avete capito bene. Delle pause sonno. Pare che grandi personalità di tutti i tempi avessero questa abitudine: Thomas Edison, Leonardo Da Vinci, Eleanor Roosvelt, Wiston Churchill e John F. Kennedy sono tra queste. Il sonnellino durante la giornata aiuta a sviluppare le idee migliori, a trovare la soluzione ai problemi e a ricordare meglio le informazioni. Come fare al lavoro? L’avete una pausa pranzo, o no? Dedicate 10 minuti a un sonnellino ristoratore invece di controllare i post su Facebook. Fa più bene.
  2. Calcolate le ore di sonno necessarie. Si aggirano intorno alle 7-8 ore circa. Qualcuno dice 6. Fate un rapido calcolo: a che ora dovete svegliarvi? E su questa base calcolate a che ora andare a letto. All’inizio mettete una sveglia a quell’ora per ricordarvi che è tempo di riposare. I primi giorni forse vi girerete nel letto insonni, ma poi il corpo si abitua e prendete il ritmo. Capiterà, scrive la Huffington, di svegliarsi prima della sveglia riposati e pieni di energia. Mai successo? Perché non avete mai dormito il giusto numero di ore per giorni consecutivi. Nei primi giorni dovrete anche capire quante ore occorrono a voi.
  3. Indossate il pigiama. Lo so, sembra una banalità ma non lo è. Non so voi ma io vario il mio abbigliamento da notte. Passo da vestagliette a calzoncini e maglietta. Il che non va bene. “Siamo in troppi a ignorare la distinzione tra ciò che si indossa di giorno e ciò che si indossa di sera per mettersi sotto le coperte” si legge nel libro. Ed è vero. Indossare un pigiama o un abbigliamento chiaramente da notte da un segnale al proprio corpo: è ora di dormire.
  4. Spegnete i dispositivi elettronici. Quando suona la sveglia della nanna tutto spento. Si. Niente “l’ultimo video prima di dormire” o “aspetta che ho visto arrivare un’email importante”. Si concede la buonanotte d’amore in whatsapp e poi stop. Lo smartphone non viene a letto con voi. Gli ultimi minuti prima di dormire devono essere di meditazione. Sdraiati, occhi chiusi, respiro e mente vuota. Pronta ad essere riempita di sogni.
  5. Fate un bagno caldo. Prima di dormire può essere una buona abitudine. Relax totale magari al lume di una candela. Una preparazione al sonno favolosa.
  6. Secondo voi si può fare? Secondo me si. E’ solo una questione di abitudini. E se vi serve qualche stimolo in più vi dico che la Huffington spiega nel libro che con il buon sonno migliora l’intensità dei sogni. Io proverei solo per questo!

Se volete acquistare il libro lo trovate qui.


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