Vi lamentate perchè il vostro è un sonno eccessivamente “leggero”? Siete infastiditi dal poter riconoscere, di giorno o di notte, ogni minimo rumore esterno, quando altri, invece, non riescono a percepirne l’evidenza? Abbiamo una buona notizia per voi: il fastidio sofferto è solo il prezzo da pagare per l’essere geniali. E’ una ricerca condotta presso la Northwestern University di Evanston ad evidenziare un legame significativo tra la sensibilità ai suoni e l’indice di creatività nelle persone.
La ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Neuropsychologia ha coinvolto un campione di cento persone sottoposte a dei test di valutazione. L’esperimento rivolto ai partecipanti alla ricerca richiedeva l’analisi di alcune problematiche da risolvere in presenza di fastidiosi rumori esterni. Dai risultati ottenuti è emerso che in tutti i soggetti in cui veniva riscontrata una migliore abilità percettiva per suoni e rumori, le doti creative risultavano molto più sviluppate che negli altri individui. Secondo i ricercatori, infatti, chi identificava la presenza del suono e non riusciva ad isolarsi dal rumore andava a definire, sempre, una risposta più creativa di chi, invece, non mostrava alcuna sensibilità agli stimoli esterni prodotti.
- Ricerca di: Northwestern University di Evanston
- Pubblicata su: Neuropsychologia
- Conclusione: Una maggiore o minore sensibilità ai suoni si lega alla presenza o meno di doti creative