L’Italia fa veramente poco per la scuola e lo vedo andando dentro le aule, spesso carenti di tecnologie e di strutture decenti (fra un pò anche docenti). Specialmente nel settore dell’istruzione superiore dove ci sono scontri generazionali e la vitalità dell’età che andrebbero meglio comprese per avere la massima adesione possibile ad un percorso formativo.
So anche che la Garamond, società editrice, sta proponendo la rivoluzione digitale con la volontà di costruire una rete di insegnanti che producano con strumenti digitali i libri di testo, gli e-book? ormai divenuti un vero fardello sia per le spalle degli studenti che dei genitori.
Il tutto messo in rete…magari gratuitamente. In attesa che questa provocazione scuota gli animi e determini qualche attenzione vi riporto dalla UE le intenzioni per la programmazione finanziaria 2014-20 in ambito Scuola e Ricerca.
“….Gli obiettivi sono: portare il numero di laureati al 40% della popolazione attiva entro il 2020, rispetto all’attuale media UE del 34% circa attirare una più ampia sezione trasversale della società verso l’università e ridurre il numero di abbandoni degli studi migliorare la qualità e la pertinenza dei corsi universitari per rispondere alle esigenze dei singoli e del mercato del lavoro incentivare e premiare l’eccellenza nell’insegnamento e nella ricerca aumentare le opportunità per gli studenti che desiderano acquisire competenze supplementari grazie a un periodo di studio o formazione all’estero formare un maggior numero di ricercatori per preparare l’Europa alle sfide del futuro rafforzare i legami fra istruzione, ricerca e imprese garantire un finanziamento efficiente che permetta di realizzare gli obiettivi fissati. Anche se l’istruzione è di competenza dei governi nazionali, l’UE può fare molto per sostenere i programmi di modernizzazione. Per esempio, un sistema europeo permetterà di classificare le università e fornire agli studenti informazioni sulla sede più adatta in Europa per seguire la formazione prescelta. Un nuovo sistema di prestiti garantiti consentirà di finanziare gli studenti che seguono un master in un altro paese dell’UE. Le proposte della Commissione per il prossimo bilancio dell’UE 2014-2020 comprendono anche un sostanziale incremento dei fondi per l’istruzione, la formazione e la gioventù (+73%) e per la ricerca (+46%). “