Pixar o Myazaki

Creato il 06 giugno 2011 da Giuseppe Armellini

Dopo la prima puntata, eccoci al secondo appuntamento con Uno di Due, il gioco della torre de Il Buio in Sala. Siccome "qui comando io e questa è casa mia" (cit) chi non ha votato nel primo quesito non può votare nel secondo. Tiè! Quindi te, Nuovo e Occasionale (e Disgraziato) Votante, vai là e poi torna qua. :)
Sfida straordinaria, affascinante, vero e proprio scontro tra Titani. Voi potreste dire che forse era più consono contrapporre alla Pixar la Dreamworks ma sarebbe stato come mettere il Pizzighettone al cospetto del Barcellona. L'unico che può permettersi di lottare alla pari con il colosso d'animazione americano è il Maestro giapponese. E poi è ancora più bello mettere a confronto la Computer Grafica al suo massimo livello con il disegno perlopiù tradizionale, così la sfida assume anche un respiro ancora più ampio. E' vero, ci sarebbe stata la Disney, ma non aveva senso vista la fusione Disney-Pixar.
Molti di voi non lo sanno, ma tutti i più bei cartoni che avete visto in vita vostra in CGI sono della Pixar. Una casa che ti tira fuori la trilogia di Toy Story (tra l'altro riuscendo dopo 15 anni a realizzare il miglior episodio della saga), Gli Incredibili, Monster & Co, Alla Ricerca di Nemo, Ratatouille, Wall-E e Up non può che occupare un posto privilegiato nel nostro cuore. Stiamo parlando di cartoni straordinari, al tempo stesso divertentissimi (Ratatouille) e geniali (Monster & Co) ma anche malinconici (Up) o addirittura poetici (Wall-E). In quasi tutti la componente, assolutamente obbligatoria, della debordanza visiva, delle gag esilaranti, delle soluzioni grafiche meravigliose, è accompagnata ad una profondità straodinaria, a una capacità di raccontare il sentimento come pochi altri. Vedere la scena della discarica in Toy Story 3 o le scenette di vita tra Karl e la moglie in Up o l'assaggio della ratatouille di Ego per capirsi.
Dall'altra parte del mondo intanto stupiva e commuoveva il mondo un'incredibile personaggio, animatore, fumettista, sceneggiatore e regista, Hayao Miyazaki. Se possibile, le opere di questo incredibile artista volano ancora più alte di quelle della Pizar. I film di Miyazaki, infatti, sono sempre pregni di simbolismo, ogni sua creatura è molto spesso immagine di qualcos'altro, il regista giapponese tratta tematiche davvero importanti, tanto da non esagerare nel considerare alcune sue opere come opere di denuncia.
La Guerra, il Disastro Ambientale, la Spiritualità (specie quella shintoista degli spiriti guardiani di luoghi o incarnazione di elementi naturali) sono solo i più evidenti tra i temi affrontati nei film di Miyazaki. Il bello è che, comunque, anche un bambino di 2 anni può restar affascinato, perchè le vicende di Chihiro ne La Città Incantata, di Ponyo, di Totoro o di Sophie ne Il Castello Errante di Howl sono all'apparenza di una facilità disarmante, quasi infantili. E la dolcezza del tratto (specie nei visi) di Miyazaki è una cosa con cui rischiamo di scioglierci all'istante.
VERDETTO:
Qua siamo veramente alla pari, ma è un'eventualità che questo gioco non prevede. Allora tengo su la Pixar e dò una piccola spinta, quasi una carezza, a Miyazaki perchè son convinto che prima di raggiungere il suolo riuscirà a trasformarsi in qualche magnifica creatura e, come solo lui sa fare, volar via.


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