Metti un pomeriggio che torni da scuola dopo un corso di formazione di quelli tosti, tenuto da quegli stessi educatori che costringono i tuoi amati alunni a guardarsi allo specchio in Appennino. Metti che ti aspetta una serata libera, perché il giorno dopo non insegni, e hai anche in progetto di sentire per telefono un’amica lontana e pur presente per una bella chiacchierata. Metti, infine che, nonostante il caldo, sia incontrovertibilmente autunno, e dunque ora della zucca – della quale hai acquistato il giorno prima abbondante quantità. E’ il momento opportuno per dedicarsi alla cucina con una ricetta di quelle strane, e anche buonissime. Che, passo per passo, fa così.
Innanzi tutto, è necessario avere la pasta per la pizza. Si può fare il giorno stesso, se si possiede l’intero pomeriggio. La ‘povna non aveva la fortuna di disporre di una così cospicua parte del suo tempo, e l’ha lasciata a scongelare questa mattina uscendo, da una quantità più ampia del fine settimana.
Intanto, si procede con la zucca: tagliata a tocchetti, in una padella con un pezzo di burro, si lascia andare fino a sfaldarsi del tutto, aggiungendo, nel caso, acqua a coprire. Si aggiusta di sale (e anche di pepe, se si ha voglia), e si manteca con un poco di latte; e poi si frulla, in modo che la crema rimanga liscia e omogenea. A quel punto, si stende la pasta nella taglia, si usa la zucca come fosse pomodoro, a coprire tutto il fondo, e poi mozzarella e gorgonzola dappertutto, abbondanti quanto piace.
Un filo d’olio sopra, e si infila la pizza dentro il forno, lasciato andare a temperatura massima, modalità ventilata, riscaldamento sopra e sotto, per il tempo necessario (per la ‘povna tra i 10 e i 15 minuti).
All’uscita, si cosparge di rucola abbondante (e volendo anche di parmigiano a scaglie). E poi si mangia con soddisfazione e con gusto, mentre con Noise, al telefono, si commentano notizie vecchie e nuove.