Pizzeria d’asporto, un business da non sottovalutare

Aprendo una pizzeria in Italia si può guadagnare bene. Certo, ci vuole passione e capacità anche nell'aprire e nel gestire una pizzeria, ma come business anticrisi quello relativo al settore della ristorazione è senza dubbio da non sottovalutare.

Detto questo, per chi ha pochi soldi da investire, al posto di aprire una classica pizzeria con servizio ai tavoli si può puntare sull'apertura di una pizzeria d'asporto ( http://www.dottorpizza.net/). Questo perché possono bastare anche solo 10 mila euro, in tutto, per comprare le attrezzature che servono per avviare l'attività, dal forno al frigo e passando per la lievitatrice e gli arredi.

Per esempio, si possono abbattere i costi di avviamento andando ad acquistare qualche attrezzatura usata fermo restando che per avere successo nell'attività ci sono alcuni aspetti che allo stesso modo non devono essere sottovalutati.

Il primo aspetto è rappresentato dal fatto che trattandosi di una pizzeria d'asporto è bene che il locale si trovi in una posizione che non solo è bene in vista, ma che è anche di passaggio. Il secondo aspetto è quello legato ai costi fissi di gestione, ovverosia alle bollette di luce e gas, tasse e canone di locazione se il locale non è di proprietà. Da valutare, al fine di avere sempre un buon numero di clienti tutti i giorni della settimana, è anche la presenza online della pizzeria d'asporto attraverso un sito Internet ben fatto che permetta di raccogliere le ordinazioni direttamente attraverso il web.

Non è semplice fare una stima dei ricavi di una pizzeria d'asporto anche perché ad incidere spesso sono anche fattori stagionali, pur tuttavia una piccola pizzeria d'asporto con pochi dipendenti per poter sopravvivere deve vendere almeno 50 pizze al giorno ed il triplo il sabato. Massima attenzione deve essere anche riposta sui prezzi di vendita in quanto spesso si guadagna di più mantenendoli un po' più alti della concorrenza puntando però nello stesso tempo su materie prime di qualità.