Pizzetti nella lista nera del voto salva Ilva: l’elenco di chi ha votato

Creato il 21 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il voto parlamentare aveva lo scopo di dissequestrare gli impianti che la Procura di Taranto aveva sequestrato in quanto reputati dannosi per la salute dei cittadini e dei lavoratori e per l’ambiente, sulla base di perizie della magistratura e di un incidente probatorio a cui avevano potuto partecipare anche i periti dell’Ilva. Sulla base di queste ricerche ambientali ed epidemiologiche si è appurato un eccesso di mortalità pari a trenta decessi annui, che gli esperti della Procura attribuiscono alle emissioni industriali. La black list è formata dai deputati che hanno votato per il decreto del governo che limita le prerogative della magistratura in tema di sequestro degli impianti in stabilimenti (come l’Ilva) ritenuti di interesse strategico per la nazione.
20 dicembre 2012 – Luciano Manna

Ecco la black list
http://www.peacelink.it/sociale/a/37458.html

E in questa black list con Scajola e Binetti ma non Scilipoti, c’è Luciano Pizzetti, il moderato cremonese del Pd, un moderato d’acciao, il simbolo di un centrosinistra che vota volentieri, “in scienza e coscienza”, anche per abolire il reintegro di chi viene licenziato senza giusta causa, come le donne in gravidanza.
Interessante. Libero voto ma con quale obiettivo? Perdonare, essere “responsabili” quando il potere dei soldi impone un lavoro pericoloso? Sostenere chi qualche problema alla salute l’ha creato? Evitare di proporre e di impegnarsi per un sistema imprenditoriale più giusto? Soprattutto, forse, imporre il potere che impedisce all’Italia di costruirsi un futuro? Punire come al solito il magistrato serio e coraggioso? Sono morte delle persone a Taranto. Non esiste solo la ragion dei soldi e la ragion di capitale, la ragion d’inquinare e uccidere legalmente con l’inquinamento. Neanche esiste l’obbligo di dire sempre sì ad Arvedi e Tamoil. La politica dovrebbe servire a qualcosa di utile, non di dannoso, a governare, non a sottomettersi, a riformare, non a chiudere gli occhi.

“Black list” si usa anche per indicare le organizzazioni terroristiche. In questo caso si tratta di un voto del Parlamento, che però stavolta non ha trovato niente di meglio che fidarsi dei Riva. I cittadini di Taranto non saranno felici.
A volte basta votare no.

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