Qualche giorno fa, infatti in Costa Mesa (California), un’associazione di atei militanti che si definiscono “Backyard Skeptics” (l’UAAR californiana, insomma), ha lanciato una campagna di affissioni, al costo di 4.000$, che riporta una frase anti-cristiana del terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson: «Non trovo nel cristianesimo una caratteristica redentrice. Esso è fondato su favole e mitologia». Questa la citazione che avrebbe pronunciato il presidente Jefferson.
Bruce Gleason, responsabile dei razionalisti, ha dichiarato che la frase cristianofobica è stato messa per sostenere gli ideali laici, e ha sostenuto di aver letto tale citazione in una lettera che Jefferson avrebbe scritto ad un certo dr. Woods. Tuttavia la smentita arriva direttamente dalla “Jefferson Library”, la quale dichiara che in nessuna delle vaste collezioni di carte del presidente ci sia una lettera del genero o comunque un’affermazione quantomeno simile. Chi ben conosce la storia del presidente sa benissimo che negare una caratteristica redentrice, a proposito del cristianesimo, per Jefferson sarebbe stato impossibile dato il tempo passato a riorganizzare la Bibbia cristiana a suo piacimento, dato il suo interesse per la persona di Gesù Cristo.
Come se non bastasse, gli esperti di Jefferson hanno anche smentito un’altra “convinzione” degli atei californiani, ovvero che Jefferson fosse un deista. Ma nella sua vita, dicono, il presidente non si è mai fatto chiamare così. E’ comunque vero, questo bisogna dirlo, che gran parte dei vari presidenti degli USA nutriva un certo disprezzo nei confronti dei sacerdoti, ma corrisponde ad altrettanta verità il fatto che gli Stati Uniti siano nati grazie a migliaia di cristiani molto devoti. I vari presidenti americani si sono anche sempre battuti per la libertà di religione, una delle prime cose che hanno voluto difendere.
Antonio Ballarò
(www.noicattolici.altervista.org)