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Planetes

Creato il 24 febbraio 2012 da Chemako @chemako71
Planetes
Ho appena concluso la lettura di uno dei manga più belli che mi sia capitato fra le mani. Capitato è la parola giusta, perché ho ricevuto i 4 volumi, di cui si compone l'opera, per sbaglio in ufficio. Immaginate la mia sorpresa per il regalo inaspettato: durata comunque poco perché mi son accorto quasi subito che erano diretti in realtà ad un mio collega. In ogni caso li ho avuti in prestito poco dopo e mi son deliziato con le avventure dei quattro astronauti protagonisti. Si tratta di un manga che attrae per due aspetti. Da una parte rappresenta in modo molto realistico e tecnologicamente documentato il mondo spaziale: astronavi, basi, equipaggiamento sono descritti accuratamente e senza appesantire la lettura.
PlanetesL'aspetto più interessante è comunque la delicata introspezione psicologica con cui Makoto Yukimura entra nell'animo dei 4 giovani raccoglitori di detriti spaziali (space debris). Tanto più è grande e smisurato lo spazio da esplorare, tanto più insondabile e misterioso è l'animo dell'uomo. Hachimaki desidera con tutto se stesso partecipare alla prima missione che porterà degli uomini su Giove, ma la sua smisurata ambizione è fredda e senza sentimento. Solo dopo un tormentato percorso interiore e grazie all'amore di Ai, capirà cosa è veramente importante nella sua vita. Fee d'altra parte ritrova il rapporto con il figlioletto raccoglitore di cani randagi sulla Terra, ritrovando quella sensibilità che, intuisce, è una virtù che quasi tutti perdono crescendo. Yuri, il quarto astronauta, trova la pace con se stesso e con il cosmo dopo aver risolto dentro di sé il suo rapporto con la moglie morta anni prima.
Alla fine Hachimaki, al quale spetta l'onore di rivolgere il primo discorso ufficiale da Giove in diretta spaziale, stupisce tutti esprimendo con parole prive di retorica tutto il suo amore per il precedente lavoro di raccoglitore di debris e per i suoi tre compagni, annunciando loro che tornerà presto a lavorare insieme.
Non vedo l'ora di guardare l'anime che so essere non una mera trasposizione del manga, bensì una sua rielaborazione pur senza perdere lo spirito originale.

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