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Plants vs. Zombies Garden Warfare – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 01/03/2014

Cover Plants vs. Zombies Garden Warfare

PC - Xbox 360 - Xbox One Pegi 7 TESTATO SU
XONE

Genere: Sparatutto

Sviluppatore:

Produttore:

Distributore: Electronic Arts

Lingua: Italiano

Giocatori: 24

Data di uscita: 27/02/2014

Plants vs. Zombies Garden Warfare – Recensione X360XONE

EUR 29,90EUR 39,90

VISITA LA SCHEDA DI Plants vs. Zombies Garden Warfare

Pro-1Divertente! Contro-1Molto sbilanciato

Pro-2Carismatico al punto giusto Contro-2Modalità di gioco piuttosto classiche

Pro-3Nessuna micro-transazione Contro-3Non eccelle in nulla

L’acclamato tower defense dedicato ai sistemi mobile si è trasformato in uno sparatutto multiplayer competitivo e cooperativo dalle mille sfaccettature. Ecco cosa troveremo in Plants vs. Zombies Garden Warfare: un titolo frenetico in grado di divertire e mettere in atto un epico scontro tra i pollici verdi e i non morti di casa PopCap Games ed Electronic Arts, che mai come in questo caso si sono presi il difficile compito di affrontare con irriverenza ed un pizzico di ironia gli shooter più tosti dei giorni nostri… Che sia la formula giusta?

garden-warfare

E GUERRA DI SEMI SIA

Affrontare un gioco semplice come Plants vs. Zombie Garden Warfare è quasi banale, ma vedere il modo con cui gli sviluppatori sono passati da un semplice tower defense ad un TPS cooperativo e competitivo è quasi esaltante. Il gioco in sé è molto classico, difatti troviamo le solite modalità già viste e riviste ed un gameplay molto collaudato, basato sulla diversificazione, alla Team Fortress, tra le specializzazioni che hanno il compito di rendere unica la nostra esperienza di gioco. Infatti, grazie a numerose abilità, armi e caratteristiche che saranno differenti da personaggio a personaggio, PopCap Games è riuscita veramente a sorprenderci. Tutto questo però senza considerare quella che è forse la più grande pecca dell’intera produzione, ovvero uno sbilanciamento tra i vari personaggi spropositato. Difatti, a disposizione ci sono due squadre, una di zombie ed una di piante, identiche nel loro impiego, ma diverse nelle abilità che sono divise in attacco base e tre mosse speciali utilizzabili solo ad intervalli di tempo, mentre al loro interno potremo scegliere ed in seguito personalizzare ogni aspetto, sia fisico che estetico del nostro personaggio preferito, che poi andrà a ricoprire un ruolo fondamentale nel gioco di squadra.

Il gioco di squadra è il fulcro dell’intera produzione dato che sin dalle prime battute è chiarissimo come lo sviluppatore abbia cercato di spingere verso questa strategia che a lungo termine potrebbe risultare molto appagante. Il titolo se approcciato “alla sparatutto” difatti è un gioco dalle strofe sufficienti, ma se invece si prova a giocare in gruppo si aprono nuovi orizzonti che alzano anche il livello di sfida e divertimento. Una delle chicche che permette questa impostazione è sicuramente la possibilità di guadagnare un importantissimo punto uccisione per ogni compagno di squadra resuscitato. Questa piccola e banale feature fa veramente la differenza, e per la prima volta, da cui abbiamo memoria, si vedono giocatori aiutarsi a vicenda sul campo di battaglia. Anche le ottime sfide di classe e tutto il resto giocano un ruolo fondamentale e quando prenderemo, anche per pura curiosità, il “Girasole” o lo “Scienziato” e cominceremo a curare i nostri compagni, ci accorgeremo che fare da medico non è poi così male, guadagnando pure un sacco di punti esperienza. Insomma, gioco di squadra e ancora gioco di squadra in questo Plants vs. Zombies Garden Warfare, e va benissimo così… Perché dove non arriveremo noi con il nostro personaggio arriverà un altro. Premesso che lo sbilanciamento dell’intera produzione va a giocare un pochino a sfavore della scelta iniziale del personaggio, nelle nostre partite abbiamo sempre assistito ad una combinazione congrua di “soldati”, che ben si sposava con la richiesta dello sviluppatore. Questa disposizione ottima di partenza va a favore anche nella scelta di creare partite da 12 vs 12 in campo aperto su (poche) mappe dalla struttura asimmetrica e mai troppo complesse nella loro architettura, preferendo sempre uno scontro faccia a faccia con qualche posizione strategica di poco conto e raggiungibile solo con determinati personaggi.

Per quanto riguarda le modalità, purtroppo si trova una certa banalità di fondo, ma tra partite libere, deathmatch a squadre e cooperative varie, spicca una specie di Rush Mode denominata Giardini e Tombe, che rappresenta in toto la modalità competitiva predominante del titolo di PopCap Games. In questa modalità dovremo conquistare, nei panni degli zombie, una serie di giardini che viceversa dovremo difendere nella squadra delle piante, con un tocco strategico, visto che avremo a disposizione dei vasi e delle piazzole di terra da cui evocare piante statiche difensive e zombie controllati dall’IA. Inoltre, come per le altre modalità, potremo prendere il controllo del Boss che dall’alto del suo caravan potrà infierire, aiutando i compagni sul campo. Questa modalità molto interessante, oltre a supportare l’inutile Kinect, richiama benissimo il gioco originale per sistemi mobile, dove per l’appunto ci troveremo di fronte ad una mappa 2D a raccogliere girasoli e ad attendere i colpi a tempo che ci permetteranno di aiutare o di attaccare. Certo, non proprio divertentissimo, mentre gli altri si scannano sui manti erbosi o putridi cimiteri, ma i richiami del titolo al tower defense sono veramente plurimi ed il gioco non perde mai il suo stile, in nessun frangente. Va dato adito anche alla modalità “Garden Ops“, che oltre a ricordare e prendere in giro un FPS molto conosciuto (in realtà PopCap Games ha puntato molto sul prendersi gioco di altri titoli famosi del genere) è la modalità principale che può essere affrontata sia in single-player che in cooperativa online a quattro giocatori o in split-screen a due giocatori. Nonostante sia semplicemente un survival ad orde, praticamente impostato sulle basi di Gears of War (cioè con la possibilità di creare barricate o richiamare alleati dai vasi spendendo le figurine acquisite), il titolo emana una certa profondità e strategia di fondo, utili  per affrontare le temibili ondate boss che ci coglieranno durante la sessione. Ovvio che l’asticella della difficoltà si alzi verso l’alto in questa modalità, che se affrontata con amici saprà regalare enormi soddisfazioni oltre a tanti bei punti da spendere in pacchi di figurine nel negozio di Plants vs. Zombies Garden Warfare. Negozio di figurine totalmente gratuito e senza minima traccia di micro-transazioni, difatti andremo a guadagnare punti completando i match e subito dopo potremo spenderli per ottenere pacchetti virtuali (ammirabili nel nostro personale album) contenenti personalizzazioni, piante e zombie evocabili, bonus passivi, varianti delle classi e personaggi extra.

Per quanto riguarda il lato tecnico, ci troviamo di fronte ad una produzione di ottima fattura, con colori sgargianti e mappe molto semplici ma ben disegnate, a tratti distruttibili e che sanno esprimere tutta l’irriverenza della serie Plants vs. Zombie. Il gioco su Xbox One e PC guadagna ancora più punti, piuttosto che su Xbox 360, visto che avremo i 1080p del caso ed un framerate sempre costante che garantirà estrema fluidità alla manovra di gioco. Certo, dal punto di vista poligonale non c’è da gridare al miracolo e qualche scherzetto della telecamera potrebbe dare fastidio a molti, ma le buone texture ed un design che ben conosciamo riescono a tenere il passo con qualche carenza di fondo. Infine, chiudiamo con l’ottimo audio che vanta nuovi accorgimenti, classici suoni ed esclamazioni fedeli ai personaggi della serie, ed una localizzazione totalmente in Italiano.

Plants vs. Zombies Garden Warfare – Recensione IN CONCLUSIONE
Plants vs. Zombies Garden Warfare è un titolo semplice ed irriverente che fortunatamente non cade nella banalità delle micro-transazioni o nelle pecche che sono ruotate intorno all'ultima produzione mobile di PopCap Games. In una meravigliosa veste da third person shooter competitivo e cooperativo che gli calza a pennello, il famoso franchise di Electronic Arts non snatura niente di ciò che di buono aveva e riesce ad esprimere un buon potenziale sul lato ludico e carismatico, senza eccellere ed innovare in nulla di particolare, ma divertendo per ore nelle sue orde e classiche modalità multiplayer "ignoranti". Insomma per PopCap Games è sicuramente buona la prima, ma dal seguito di Garden Warfare (se ci sarà) vogliamo vedere più impegno e meno superficialità e sbavature per un brand che potrebbe dirla lunga su questa epica battaglia tra Piante contro Zombie. ZVOTO 7.5
Voto dei lettori7
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