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Play-off reloaded in Premier

Creato il 05 maggio 2013 da Rightrugby
Play-off reloaded in Premier Sabato pomeriggio la Premier inglese ha celebrato l'ultimo giro di stagione regolare e assegnato ufficialmente i posti per i play-off che scattano nel prossimo fine settimana: nulla di nuovo sul fronte d'Albione, perché Saracens, Leicester Tigers, Harlequins e Saints sono le stesse semifinaliste dell'annata 2011/12 - e pure di quella ancora precedente, eccezion fatta per i Quins, arrivati nel maggio 2011 a metà classifica, mentre era stato il Gloucester a continuare. Rispetto invece ad un anno fa, Harlequins e Sarries si scambiano le posizioni, con i primi terzi in classifica, mentre l'altro club londinese del gruppo ha chiuso in testa. Ciò detto, il tabellone prevede Saracens v Saints (domenica) e Tigers v Harlequins (sabato), destinazione finale al solito Twickenham. 
Toccava attendere il risultato del The Stoop dove erano in trasferta quelli di Northampton per sancire chi sarebbe arrivato terzo e quarto. Alla fine i campioni in carica hanno vinto per 22-19, al termine di un match che vede gli ospiti riaprire i giochi nella seconda parte del secondo tempo con le mete di Dylan Hartley e della seconda linea Christian Day (a proposito, il suo socio di reparto Courtney Lawes è risaputo essere un martello in fatto di placcaggi, certo entrare a contatto in modo appropriato sarebbe un bene soprattutto per lui per evitare colpi duri a spalle e collo). Per i Quins marca l'ala Tom Williams al 21', con risposta di Jamie Elliot alla mezz'ora, ma ad inizio ripresa prima il tallonatore Rob Buchanan, poi il centro Tom Casson allungano sul 22-5 (la meta di quest'ultimo è viziata da un avanti perché il passaggio ad allargare all'altezza dei 5 metri finisce nelle braccia sue e di Williams, ma Casson poi si porta via la palla con il corpo in avanti rispetto al collega trequarti). Quando i padroni di casa abbassano il ritmo, i Sainst si rifanno sotto, ma negli ultimi istanti gli arlecchini tengono e gestiscono. Altra buona prova di Danny Care, uno che quando non ha pressione addosso rende il massimo, ma se soltanto ha da giocare un asso nelle partite che contano va in confusione. 
I Saracens invece superano 22-14 il Bath, tagliato così fuori dai sogni di Heineken Cup. All'Allianz Park dopo dieci minuti si sfoga Chris Ashton, che non sarà in giro con i Lions a differenza di Mako Vunipola che raddoppia al 22'. La meta del tallonatore ospite Rob Webber serve per mandare le squadre negli spogliatoi sul 13-7, al ritorno Owen Farrell allunga (45'), mentre dieci minuti più tardi a segno ci va Horacio Agullia, ma nel tabellino del Bath mancano sei punti da penalty piuttosto facili tentati da Tom Heathcote.
Cinque le mete dei Tigers per il 32-20 sui London Irish: hanno le firme di Tom Croft, Ben Youngs, Matthew Tait, Vereniki Goneva e Toby Flood. Per il club di Leicester è corsa per la nona finale di campionato di fila: striscia impressionante cominciata nel 2005 con la sconfitta poi per mano dei Wasps, mentre ci sono le tre vittorie del 2007 su Gloucester, del 2009 proprio sugli Exiles e del 2010 sui Saracens. 
Ma è al Sandy Park, nel Devon, che è andato in scena il match-clou (foto), con il rocambolesco 40-39 con cui gli Exeter Chiefs hanno sconfitto i Cherry & Whites nel lasciapassare per i padroni di casa per un posto in HCup. Una serpentina del centro Jason Shoemark consente alla seconda linea Dean Mumm di aprire le danze per i Chiefs al 5' e il collega Damian Welch replica dieci minuti più tardi per il momentaneo 18-0 (ci sono i punti al piede di Gareth Steenson). Gli ospiti ribattono con un contropiede dai propri 22 finalizzato dalla corsa per 50 metri di Jonny May, mentre alla mezz'ora è l'altra ala Charlie Sharples ad accelerare per un altra folata offensiva con l'acceleratore premuto del Gloucester (18-15 Chiefs). Quindi il sorpasso completato con il centro Henry Trinder, ma Exeter si riprende la testa della partita al 39' con il pack che guadagna una penalty try. 25-22 dopo i primi quaranta minuti, l'estremo ospite Rob Cook passa di corsa al 58' e sempre al largo Gloucester trova la quinta meta con Freddie Burns alla bandierina da una raggruppamento sui 5 metri per azzerare i punti di Steenson dalla piazzola al 72' (37-39, a Burns riesce anche una difficile trasformazione). Al 79' però ecco che Steenson mette la ciliegina sulla torta con un calcio di punizione.   
Per chiudere, cambi di posizione anche in fondo alla classifica per i Worcester Warriors perdono ancora contro i London Welsh che salutano così la Premier e il Kassam Stadium: 33-22, la prima vittoria da dicembre. L'arbitro Matthew Carley, alla prima in campionato, esibisce cinque cartellini gialli, ma non estrae il rosso di fronte al pugno della seconda linea russa degli Exiles, Kirill Kulemin, ai danni del dirimpettaio Chris Jones. L'ala Dan Caprice, il Numero 8 Alfie To'oala Vaeluaga, l'estremo Tom Arscott e l'ala Nick Scott timbrano le quattro mete dei padroni di casa, mentre i Warriors si fermano a tre (doppietta dell'ala Josh Drauniniu e allo scadere per Joe Abbott). 
Della sconfitta di Worcester ne approfittano i Sale Sharks che per un punto tengono a bada i Wasps, che dopo una serie di risultati utili a metà stagione chiudono all'ottavo posto, ma si godono un Christian Wade in spolvero (doppietta, con la partecipazione di Elliot Daly). Per gli Sharks a segno l'ala Tom Brady al 6' e il lock Dan Braid, mentre il piede di Nick Macleod fissa il punteggio finale a cinque dalla fine, con Sale che così sale al decimo posto. 
Play-off reloaded in Premier

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