Ho conosciuto Mary al MammaCheBlog un mese fa e ho avuto modo di scambiare due chiacchiere con questa bellissima mamma.
Il suo blog è un vero e proprio progetto, infatti l' intento è quello di raccogliere informazioni, raccontare e documentare i mitici, amati e odiati parchetti. Quei luoghi dove i pargoli si scatenano e le mamme passano il tempo a classificare le altre nelle varie categorie di mamma da parchetto. A volte chiacchierano, a volte sono in prima linea a giocare, a volte sono l'espressione perfetta del multitasking.
A Mary però interessano i parchi e basta. Li elogia quando lo meritano e ne parla anche male se serve, perchè la speranza è che si possa sempre migliorare. Per chi vive in città infatti sono luoghi necessari, indispensabili e per questo andrebbero sempre ben tenuti. L'obiettivo è quello di creare una vera e propria "mappatura" dei parchi gioco delle nostre città e fornire così informazioni utilissime per chi viaggia pargolo munito.
Qualche tempo fa mi ha chiesto di "documentarle" quello che può offrire la mia città, Padova.
Partendo dal presupposto che è una città molto curata, non potevano non esserlo anche i parchi. Nessuna lamentela da parte mia, davvero. Ce ne sono davvero tanti e nessun quartiere ne è sprovvisto.
Noi ne frequentiamo principalmente due, uno più grande e più "attrezzato" lungo il fiume e circondato dalle mura rinascimentali, il parco giochi Giorgio Perlasca; e uno più giardino, con più prato, proprio dietro la scuola, il Parco degli Ulivi detto anche il parco dei cerchi.
Il primo, si trova appena fuori dal centro quindi assolutamente raggiungibile a piedi o in bici, è sulla riva del fiume Bacchiglione e per questo è verde e molto scenografico. E' a soli cinque minuti dalla bellissima torre della Specola, che tanto ho fotografato ed è tutta pista ciclabile intorno. Infatti non manca mai un giro in bici prima di tornare a casa. Lungo tutta questa bella passeggiata alberata ci sono un sacco di coppiette che si sbaciucchiano sulle panchine, cani, paperelle obese per il troppo pane che i bimbi dispensano loro, gente che corre e ogni volta mi dico che domani ci andrò anch'io, ma questa è un'altra storia.
Queste sono alcune foto che ho scattato un pò velocemente (perchè ho sempre un figlio da rincorrere) e in più il verde al mio obiettivo non piace quindi non sono proprio il massimo, ma rendono l'idea.
Tenete presente che c'erano 35 gradi all'ombra e quindi era quasi deserto (cosa rara), ma quest'anno avevo promesso che dopo la bella primavera passata non mi sarei lamentata del caldo quindi taccio.
Altre foto potete vederle qui, la bici era un pò più piccola, il nano pure ma il parco è sempre lui!
Queste invece sono le foto del parco dietro la scuola, nel quartiere di Sacra Famiglia, il Parco degli Ulivi. Ci si arriva tranquillamente in bici e la pista ciclabile è proprio quella che passa per il parchetto di cui parlavo prima. Qui abbiamo festeggiato il compleanno del nano e qui ci ritroviamo spesso con i suoi amici al pomeriggio.
Il bello è che c'è un grande prato, sempre verde. Ci sono altalene e scivoli ben tenuti e sassolini con cui preparare magiche polpette da mangiare di gusto. E in più c'è la mitica montagnola (sempre fangosa) che è la gioia di ogni essere alto al massimo un metro e venti. Sotto la montagnola si può trovare in abbondanza il tipico esemplare di mamma ansiosa che ripete il suo canto "attento - non correre che sudi - no lì no che ti sporchi - ma mi ascolti?"
Ecco il ma mi ascolti? è spesso usato anche dalla sottoscritta.
Se volete raccontare anche voi i parchetti delle vostre città sono certa che a Mary tornerà molto utile!
twittatele voi che potete (ebbene sì sono ancora senza smartphone per causa loro) @playgroundmary
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