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Playstation da morire

Creato il 04 febbraio 2011 da Lalternativa

Probabilmente quando suo padre gli ha impedito di giocare alla Playstation, dev’essergli caduto il mondo addosso. Il sedicenne di Novoli (Lecce) che passava molte notti in bianco per giocare con i videogames, ha deciso di spararsi all’addome per protesta, davanti a sua madre e sua sorella.

Ad avere un hobby non era soltanto il piccolo di casa. La pistola, infatti, era tra quelle che suo padre ama collezionare.

Pare che il sedicenne passasse le notti in bianco per giocare alla Playstation e la mattina, stanco, si rifiutava di andare a scuola: oggi il padre, dopo l’ennesima lite, non riuscendo a far alzare il figlio dal letto, gli ha proibito di usare il videogioco.

Suo figlio e’ ora ricoverato nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove è stato operato. Le sue condizioni non sono gravi, anche se la prognosi resta riservata.

Da tempo l’adolescente era stato ‘catturato’ dalla ‘Play’, diventandone dipendente.  Oggi il padre, un professionista salentino, come al solito ha tentato di buttarlo giù dal letto, ma il ragazzo gli ha risposto che era troppo stanco per andare a scuola. L’uomo allora lo ha sgridato, e mentre litigavano, gli ha detto che così non poteva continuare e che non avrebbe più giocato con la PlayStation.

Poi è uscito per andare a lavorare. Il figlio allora si è alzato, ha ripreso a litigare con la madre e la sorella e poi ha preso una prima volta la pistola del padre, che possiede altre armi tutte in regola. Le due donne sono riuscite a disarmarlo e a farlo calmare e hanno poi riposto l’arma in camera da letto.

Il ragazzo, però, poco dopo, è riuscito a riprenderla, l’ha impugnata e l’ha usata contro di sé. I carabinieri che indagano sull’accaduto, ritengono che non volesse suicidarsi, ma probabilmente, solo fare un gesto clamoroso e dimostrativo. Il proiettile gli ha perforato l’addome ed è uscito dall’altra parte lasciandolo a terra in un lago di sangue.

La madre ha chiamato il 118: il ragazzo è stato quindi soccorso e portato in ospedale a Lecce dove è stato operato d’urgenza. L’operazione è riuscita: la vita del ragazzo non è in pericolo.


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