Plum cake alla lisboneta

Da quando sono tornata a Lisbona dal mio lungo viaggio in Italia, stavo riflettendo sul fatto che questa casa sembra un appartamento per le vacanze e non un posto in cui una coppia abita più o meno stabilmente.Con tutti i traslochi che ho fatto in vita mia sono abbastanza terrorizzata dal momento in cui dovrò fare pacchi e pacchettini e inviare o portare tutto in un altro stato, mi viene l'angoscia solo a pensarci! E quindi questa casa contiene il minimo indispensabile per sopravvivere.Ma questo ultimamente mi sta mettendo tristezza.Quindi ho deciso di ricominciare a comprare! E lo shopping, si sa, ha da un lato un effetto terapeutico e dall'altro provoca assuefazione.Nella mia testa ci sono progetti di stampe, posters, piante e altri "ciaffi" di poco valore che, quando arriverà il momento, non mi dispiacerà troppo lasciare a Lisbona. Ah! c'è anche uno specchio! Che è vergognoso dire che per otto mesi mi sono specchiata solo a quello del bagno, infatti non diciamolo.Tra le cose che mi mancano di più ci sono senza dubbio gli attrezzi da cucina, primo fra tutti il mio amatissimo Bimby, che per ora non posso ancora portare, ma sto già pensando ad organizzare una spedizione.In compenso dall'Italia ho portato lo sbattitore, quello con le fruste elettriche, sgraffignato alla mamma una decina di anni fa con la scusa che "mamma, è ora che te ne compri uno nuovo per te".Allora mi sono messa in testa che volevo fare un dolce, ma quante cose servono per fare un dolce? Una marea.Quindi mi sono rivolta al mio fedele store di made in China e ho comprato teglie, pirottini, bilancia, spatole, setaccio, vassoi da portata, ecc.Dopo aver risolto l'arcano di come si chiama il pan degli angeli qui, mi sono messa a smanettare, iniziando da una ricettina semplice semplice, una cosa leggera per la colazione. (In realtà volevo farli con le goccie di cioccolato, ma non le ho trovate!)

Prima di cuocerli...

...e dopo la cottura!

Volete favorire?