A soli 6 giorni dall'incontro ravvicinato con New Horizons, è stata rilasciata una mappa globale del pianeta nano. Nuovi dettagli sul "Safe Mode"...
Mentre si stanno aspettando con trepidazione le nuove immagini riprese ieri sera e non ancora appena pubblicate, è stata diffusa una mappa basata sulle ultime immagini raccolte prima dell' anomalia che ha interrotto le operazioni scientifiche di New Horizons (si veda la seconda parte dell'articolo per i dettagli). E' finora la mappa più dettagliata disponibile e, se messa a confronto con le precedenti (ottenute anni fa utilizzando il telescopio spaziale Hubble e riportate qui sotto) conferma che la superficie di Plutone è soggetta a notevoli cambiamenti nel tempo. La mappa è stata realizzata utilizzando principalmente le immagini ad alta risoluzione del "Long Range Reconnaissance Imager" ( LORRI), combinate con le immagini "a colori" a bassa risoluzione riprese con la camera Ralph (vedere qui per una descrizione dei due strumenti); essa si basa su immagini raccolte durante un periodo di rotazione completo.
La caratteristica più appariscente è un'area scura allungata informalmente battezzata come " la balena",che corre lungo l'equatore sul lato sinistro della mappa; è una delle regioni più scure visibili e misura circa 3.000 chilometri di lunghezza. Direttamente alla destra di "muso" della balena c'é la regione più chiara visibile sul pianeta nano, che misura quasi 1.600 chilometri; potrebbe trattarsi di depositi relativamente freschi di ghiaccio, compresi metano, azoto e/o monossido di carbonio; ne sapremo certamente di più dopo il FlyBy dato che questa è proprio la regione sulla quale avverrà il sorvolo ravvicinato da una distanza di 12500 km e con una risoluzione che dovrebbe raggiungere 60 m/pixel! A sinistra della coda della balena, sempre sull'equatore, è visibile una struttura dalla forma vagamente circolare (" donut" o ciambella) che potrebbe essere un cratere d'impatto di 350 km oppure un " crio-vulcano", ma è sicuramente presto per affermarlo con certezza. Infine, sopra i 50° di latitudine Nord, la superficie è piuttosto chiara e decisamente uniforme e questo lo si era intravisto già dalle osservazioni fatte da Terra.
La precedente mappa globale basata sulle riprese fatte da Hubble nel 2002/03 - Credit: M. Buie / Lowell / STSI
Prima mappa di Plutone basata sulle osservazioni Hubble - Credit: A.Stern (SwRI), M. Buie (Lowell), NASA, ESA
Nota: la seconda parte di questo post è basata sull' articolo che l'amico Ken Kremer ha pubblicato su UniverseToday.com.com.
Nonostante il " safe mode" del 4 Luglio, che ha rovinato a molti i festeggiamenti per l' "indipendence day" e fatto rizzare qualche capello, New Horizons è tornata ora pienamente operativa e in grado di affrontare nel migliore dei modi lo storico incontro con Plutone, come hanno spiegato i responsabili della NASA in una conferenza stampa lunedi scorso. "La sonda è in ottima salute e di nuovo in funzione" ha dichiarato Jim Green, direttore del Planetary Science. "New Horizons e il suo carico scientifico sono ora in funzione in modo impeccabile" ha detto Alan Stern, ricercatore principale del Southwest Research Institute. La NASA aveva inaspettatamente perso il contatto con la sonda sabato scorso, intorno alle 19:30 [ora italiana]; dopo aver rilevato una anomalia software relativa alla memoria, New Horizons ha eseguito una procedura di auto-protezione nota come "safe mode". A terra, una squadra è stata costituita immediatamente per indagare su quanto avvenuto. "E 'davvero un momento storico, ma anche pieno di molte decisioni e sfide sulla strada per l'incontro del 14 luglio", ha detto Green. "Sabato abbiamo perso il contatto con la sonda. Il team di New Horizons è andato subito in azione e, dopo 90 minuti, il segnale è stato riacquisito, con la sonda in modalità provvisoria. Ben presto è stata identificata la causa principale e le azioni correttive sono state immediatamente adottate per riportare la sonda all'operatività. La squadra ha lavorato senza sosta e diligentemente giorno e notte nel fine settimana di vacanza per recuperare New Horizons in tempo per l'incontro del 14 luglio [fissato per le 13:49:57 ora italiana]" ha detto Glen Fountain, New Horizons project manager della Johns Hopkins University APL.
Il problema tecnico si è verificato il giorno dopo che il nuovo software operativo è stato caricato nella memoria di New Horizons Venerdì scorso. La navicella spaziale stava cercando di fare due cose contemporaneamente: la compressione dei dati scientifici e la scrittura di sequenze di comandi, utilizzando di memoria Flash. Troppo, ha spiegato Fontana: "Il computer stava cercando di fare entrambe le cose allo stesso tempo e il processore, che non era in grado di gestirle, è andato in 'overload'" ha detto Fountain. "Poi il veicolo spaziale ha fatto esattamente quello che doveva fare: è passato al computer di backup ed è andato in modalità provvisoria. A quel punto, abbiamo perso il downlink dal computer principale. Abbiamo capito subito che cosa è accaduto e abbiamo messo in atto un piano di recupero con successo."
La sonda New Horizons, la cui forma richiama vagamente un pianoforte sormontato da una antenna parabolica, è costata 700 milioni di dollari ed è partita il 19 gennaio 2006 ( 3456 giorni fa); ha percorso la bellezza di 5243 milioni di km a una media di 63200 km/h, risultando il veicolo più veloce lanciato dall'uomo [concetto molto relativo, a dire il vero!]. Ora è giunta a circa 4.76 miliardi di chilometri dalla Terra e, di conseguenza, il tempo di andata e ritorno per i segnali radio che viaggiano alla velocità della luce è quasi 8 ore e 50 minuti, una attesa molto lunga prima che i comandi da Terra possono raggiungere il veicolo spaziale e se ne possa poi verificare l'esito! Quindi la sonda deve essere in grado di operare in totale autonomia durante la fase di flyby che sarà intensa e breve. "Ci aspettiamo un flyby nominale di Plutone in base alle indicazioni disponibili", ha detto Alan Stern "Questo corpo celeste è diverso da qualsiasi altro che abbiamo osservato, sia Plutone che Caronte sono già riusciti a sorprenderci!". Meno dell'1% dei dati previsti è stato perso nei tre giorni in cui gli strumenti scientifici sono rimasti spenti. "C'è stato un impatto nullo sugli obiettivi scientifici primari ad alta priorità (il cosiddetto "Gruppo 1") e un impatto minimo sugli obiettivi meno prioritari (Gruppo 2 e Gruppo 3)", ha dichiarato Stern "Questo [safe-mode] è stato solo un piccolo ostacolo in termini di rendimento complessivo atteso dal flyby". "Sono contento che il nostro team abbia individuato rapidamente il problema e abbia assicurato la salute del veicolo spaziale", ha osservato Green. "Ora, con Plutone nel mirino, siamo sul punto di tornare alla normale operatività e scoprire tesori!".
Riferimenti:
- http://www.universetoday.com/121236/new-horizons-exits-safe-mode-operating-flawlessly-for-upcoming-pluto-encounter/
- http://pluto.jhuapl.edu/News-Center/News-Article.php?page=20150707