Quella che segue è la cronaca di Pechino Express vista dagli occhi di due concorrenti in gara, Fabry e Signor Ponza (aka I BLOGGER), che per motivi che saranno chiariti nel racconto, la produzione nella persona della produzione ha deciso di non mandare in onda. In altre parole il più grande scandalo in Rai dai tempi dell’epurazione di Biagi, Santoro e… come si chiama l’altro? Ah, sì. Luttazzi.
Le parole del blogger Fabry sono evidenziate in BLU, mentre le parole del blogger Signor Ponza sono evidenziate in BORDEAUX.
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Dobbiamo cominciare questa puntata con un annuncio. Lo sapete tutti che il cibo indiano causa violente turbolenze negli intestini dei più e, purtroppo, Fabry non è stato immune e non ha partecipato a questa quarta puntata di Pochino Express. Come dite? Non siamo in India? Vero, ma si sa che l’India è come un continente, è come dire “Australia” al posto di “Oceania”. Come dite? C’è la Cina che è più grande e importante? Ma i cinesi copiano tutto, si sa. Quindi avranno copiato anche l’India.
E dopo questa intro colma di razzismo e ignoranza che nemmeno in una convention della Lega Nord, diamo il via al mio racconto della nuova puntata di Pechino Express. Devo ancora decidere se il fatto di affrontare questa tappa da solo sia un bene o un male, ma visto che Fabry tanto leggerà il post, direi che è sicuramente un male. Costantino ci spiega che cosa affronteremo oggi, ma io sinceramente capisco solo che dalla settimana prossima saremo in Cambogia. Dobbiamo formare delle squadre per salire su quattro furgoncini, ma sinceramente trovo il regolamento di Amici molto più semplice da comprendere. Accanto a me Corinne, la Marchesa e le veline iniziano a starnazzare come le oche del Campidoglio per aggiudicarsi un’asta di taniche di benzine di cui però mi sfugge il significato.
anche loro però, offrire con tranquillità quattro taniche di benzina a Corinne Clery #pechinoexpress
— Alessandro P. (@alepuntoacapo) September 23, 2013
Partiamo col nostro furgoncino con l’ansia che si fermi da un momento all’altro, come quella volta che sulla Milano-Bergamo ho rischiato di rimanere a secco perché l’app Prezzi Benzina mi indicava che i distributori più convenienti erano a 100km di distanza e io totally braccino corto.
Continua a piovere, così come sono sicuro che stanno continuando a piovere le bestemmie di Fabry costretto in una camera d’albergo, ma allo stesso tempo felice perché la Dea Rea aiuta ad asciugare la silhouette.
È finalmente arrivata la sera e forse ci riposiamo. Ci ritroviamo tutti intorno al fuoco nei pressi di un resort, mancano solo la Marchesa e Gregory. Nell’aria c’è una tensione che si taglia col coltello e in men che non si dica scatta un catfight tra Corinne Clery, il soprammobile che si porta dietro e le due modelle. Finisce purtroppo senza bicchieri lanciati in faccia à la Federica Rosatelli. Quindi andiamo tutti a ninna.
Corinne Clery sembra voi quando difendete Lady Gaga a tutti i costi. #PechinoExpress
— Carlo Crack (@clippermark) September 23, 2013
Il giorno dopo veniamo svegliati da Costantino Della Gherardesca per andare a disputare la prova immunità. Alla quale, essendo solo, non partecipo. Vincono i Ciavarros: belli e bravi. Ma siccome il dramma è sempre dietro l’angolo, l’attore porno della Lucas Kazan l’atleta internazionale Sakara comunica che deve tornare in Italia per prepararsi ad un incontro. Per una volta, sono quasi sicuro che la neve non c’entri molto con questo abbandono anticipato.
Il dramma nei nostri cuori #pechinoexpress
— Matteowolk (@matteowolk) September 23, 2013
Si riparte alla volta del traguardo intermedio: Ho Chi Min. L’umiliazione di Angelo non ha fine. Oltre ad avere l’handicap costituito dall’esistenza al mondo della sua fidanzata, deve pure camminare avanti e indietro come uno scemo per 15 km con il contapassi. Il tutto ovviamente mentre Sclery gli inveisce contro. Io non so voi, ma preferirei il waterboarding.
Chissà nel frattempo come se la stanno spassando Ciavarrone e Ciavarrino.
Intanto anche la coppia degli amici incontra lo stesso problema che sta fronteggiando il mio compagno di squadra. E inizio a sospettare sulle modalità attraverso cui il virus è stato trasmesso da Fabry a Stefano Venturini.
Trovo un posto da dormire non troppo lontano dai fidanzati. Dopo averli sentiti sbraitare, sento Corinne che si placa. I casi sono due: o è morta oppure è successo qualcosa. Mi avvicino per capire meglio e vedo l’equilibrata attrice francese in fissa davanti a una statua di San Giuseppe. Poco dopo spiegherà che il suo marito, l’amore della sua vita, scomparso da qualche anno, si chiamava Giuseppe. Io fossi nella Polizia, riaprirei subito il caso della morte del marito di Corinne. Non si sa mai.
La gara riprende l’indomani e ci vede impegnati a raggiungere il grattacielo più alto di Saigon. Alla ricerca di una tipa che ci pone un videomessaggio in giapponese (cit. Marchesa). In qualche modo capiamo che dobbiamo andare al mercato a mangiare un frutto tipico. Lo assaggio. Il sapore è quello di quella cosa che fa schiuma ma non è sapone. (Almeno così sostengono le modelle, che sembrano essere le uniche ad apprezzare. Insieme ai figli di Gigliola Cinquetti).
Alla fine mi disinteresso un po’ del gioco perché ho sonno perché tanto, senza il mio fidato compagno di viaggio Fabry, non ho molte speranze di vincere. Gli olimpionici vincono questa tappa, mentre gli ultimi arrivati sono gli amici che vanno in ballottaggio con Le Figlie Di. Vengono eliminati proprio i pornoattori. E Fabry indice una giornata di lutto.
Il post Pochino Express – Quarta puntata, scritto da Signor Ponza, appartiene al blog Così è (se vi pare).