Il calciatore tedesco venuto dalla Premier fa una riflessione sull’avventura in Italia, affermando che il suo trasferimento è stato un errore e spiegandone il motivo.
Che il periodo a Milano sia stato deludente era ed è sotto gli occhi di tutti, e già da tempo molti pensavano “è stato un errore”. Lo avrà pensato Mancini che tanto lo ha voluto, la società nerazzurra, i tifosi interisti, ora a dire apertamente “è stato un errore” è lo stesso Podolski, ma probabilmente per ragioni differenti.
I numeri parlano chiaro: il giocatore tedesco ha collezionato in Serie A 17 presenze, solamente una rete, 3 assist. Ben 831 minuti per segnare un gol, decisamente troppi per un attaccante, specialmente con i suoi trascorsi vittoriosi, sia in club che con la Nazionale tedesca, campione del mondo nell’ultimo campionato mondiale di calcio Brasile 2014.
Intervistato da Bild, uno dei più grandi quotidiani tedeschi, Podolski ha espresso quindi il suo rammarico per non essere riuscito ad emergere positivamente fra le fila della formazione interista. Ma i fattori principali, secondo il calciatore, sono stati altri: per prima cosa è stato un errore andare a giocare in Serie A in generale, perché lui si dice più adatto al calcio inglese. In secondo luogo è stato un errore andare all’Inter senza obbligo di riscatto, poiché la consapevolezza di non avere più il giocatore nel giro di pochissimi avrebbe, sempre secondo Podolski, spinto Mancini ad utilizzarlo poco, o almeno meno di quanto avrebbe potuto: 8 partite da titolare sono poche, soprattutto per un giocatore come lui che ha bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore.
Ma si sa, quando c’è un problema, l’importante è riconoscerlo e poi andare avanti. È proprio quello che ha intenzione di fare Podolski, archiviare l’avventura interista e tornare ad essere un giocatore titolare. “Quest’anno ormai è andato così. Nel calcio ci sono periodi in cui le cose non vanno per il verso giusto. Qualche volta non si gioca spesso da titolare, bisogna accettarlo e lavorare su se stessi. Io l’ho fatto e ora guardo avanti” ha infatti detto il tedesco. Poi, sul proprio futuro, ha aggiunto: “A Londra sono sempre stato bene sotto tutti i punti di vista: allenatore, tifosi e squadra. Voglio tornare e riprendermi il posto da titolare, so che ho le qualità per farlo. Sicuramente la Premier è il campionato che meglio si adatta alle mie caratteristiche”.