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BUIO
A passi felpati
si avvicina
l’abisso roteante.
Il pozzo viscido
vestito
di vermi lucidi
pare quasi
più attraente.
Se non fosse uno sguardo
a fermarmi
forse
mi sarei già adagiato
sul fondo.
Una risata ironica,
un ritorno
dalle leggi del futuro
o una carezza svogliata
non bastano
alla bambola scalza che ha fiutato
il pericolo.
Dormire il tramonto
per sognare l’alba.
Precipitare
per afferrare fili d’erba.
Cadere
su cuscini di luce
per vedere più chiaro.
Ecatombe di
illusioni.
Tanto tempo fa
c’era ombra.
Ora solo buio.
tanto, tanto buio.
Piangere non serve.
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