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TEMPO INESISTENTE
Oh mondo di morti,
quale senso ha il mio parlare
se voi soli siete ad udirmi?
Tempo inesistente
tu sai che non sono pazzo,
tu sai che ho ragione
ma non dirlo a nessuno
che intanto non serve:
chi è morto non ode.
Che senso hanno i miei lamenti
se appena emessi
sono già chiusi
da travi di abete
e vengono strozzati
da un pugno di fango.
Tempo futuro,
ancora più impalpabile,
già passato perché non vissuto,
tu sai che io non sono
e che di ciò sono cosciente
ma non dirlo a nessuno
che intanto non serve:
chi è morto non pensa!
Che senso ha il mio sguardo se ciò che vede
è realtà metafisica
conscia di non essere.
Tempo presente impalpabile e assurdo
utile solo a permettermi
di dire cose morte
ancor prima che varchino
le labbra
tu sai che dalla mia mente
non escono altro che pensieri
pieni solo di un’eco vuota.
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