Magazine Hobby

Poesia di un anonimo pescatore di Camogli

Da Pietroinvernizzi

20120803-182210.jpg

Questa poesia è stata letta sulla parete di un notaio di Acqui Terme da una signora che se ne è innamorata. Dopo qualche tempo ha contattato il notaio per farsela spedire e l’ha imparata a memoria, in genovese, malgrado sia di Milano. Ieri l’ha decantata a una sua amica di Savona con cui era a cena e questa mattina finalmente è arrivata a me, in spiaggia. Ho cercato qualche ligurologo che fosse in grado di certificare l’ortografia del dialetto ma senza fortuna, quindi pubblico la traduzione in italiano sperando di non fare torto a nessuno, con la promessa di trovare presto la versione originale.

Seduto con la canna in resta
e con le gambe al fresco
passo la giornata di pesca.
Non faccio niente? Pesco.

Ma sognando da sveglio
davanti al mare immenso
non prendo neanche un pesce.
Non faccio niente? Penso.

Fantastico beato,
poi poso la canna e scrivo
un verso che mi è nato.
Non faccio niente? Vivo.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :